Bombardamenti in Siria, altri 13 morti di cui 3 bambini. Mosca invia i nuovi caccia, gli Usa condannano gli attacchi Ghuta

22 febbraio 2018

Altri 13 civili, di cui 3 bambini, sono stati uccisi in nuovi bombardamenti compiuti dalle forze governative siriane oggi sulla regione della Ghuta orientale, vicino a Damasco, controllata da gruppi ribelli. Lo riferisce l’Osservatorio nazionale per i dirittui umani (Ondus). Secondo fonti locali citate dall’ong, i bombardamenti, compiuti con razzi, hanno colpito la cittadina di Duma, la principale cittadina della Ghuta, una quindicina di chilometri dalla capitale. Intanto, la Russia ha dislocato nella sua base siriana di Khmeimim due caccia SU-57 di quinta generazione (ovvero con tecnologia stealth). E’ la prima volta che questi aerei vengono utilizzati attivamente. Lo riporta Meduza che cita a sua volta il blogger Wael Al Hussaini, che ha pubblicato su Twitter un video con i due velivoli. I jet SU-57 sono ‘il gioiello della corona’ dell’aviazione russa. Mosca avrebbe inoltre inviato 4 jet SU-35, 4 SU-25 e 1 aereo da ricognizione A-50U. Il ministero della Difesa non ha commentato. “L’invio di questi nuovi aerei – scrive Vedomosti – insieme con il ‘radar volante’ A50-U va letta non solo come desiderio di testare i jet sul campo di battaglia, ma anche come dimostrazione della determinazione della Russia a sostenere l’operazione delle forze governative a Ghuta”.

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L’A50-U era stato ritirato lo scorso dicembre dopo che il presidente Vladimir Putin aveva dichiarato “missione compiuta” in Siria. Il ritorno dei SU-35 e SU-25 (otto in tutto), poi, di fatto ricostituisce lo ‘zoccolo duro’ delle forze aeree russe in Siria. Gli Stati Uniti condannano con forza gli attacchi “contro il popolo siriano” sulla zona di Ghuta, da parte di “Russia e del regime di Assad, riferisce la Casa Bianca in una nota, sostenendo “appieno” l’appello delle Nazioni Unite per un cessate il fuoco. Gli Usa si appellano inoltre alla “Russia e ai suoi partner” per il rispetto dei loro obblighi circa le zone di de-escalation. E arriva anche l’appello della cancelliere tedesca Angela Merkel perche’ finisca il “massacro” in Siria, dopo i nuovi bombardamenti sui civili a Gouta. Condannando il regime siriano che colpisce “il suo stesso popolo”, Merkel ha detto: “l’uccisione di bambini, la distruzione di ospedali… tutto cio’ equivale a un massacro che deve essere condannato e che deve essere contrastato con un no chiaro”.

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