Effetto Raggi sul voto M5S. Attivisti pentastellati: persi 13 punti

Effetto Raggi sul voto M5S. Attivisti pentastellati: persi 13 punti
Il sindaco di Roma, Virginia Raggi
7 marzo 2018

“Abbiamo avuto una bella soddisfazione sull’esito di questa prova elettorale. Il Movimento cinque stelle ha visto crescere i suoi consensi ovunque su Roma e soprattutto al Sud e si conferma la prima forza politica del Paese e di questo siamo orgogliosi. E’ iniziata la Terza Repubblica, come ha detto Di Maio, la repubblica dei cittadini e noi di questo siamo davvero contenti”. Era solo ieri quando la sindaca di Roma Virginia Raggi, a margine dell’inaugurazione del nuovo Giardino dei Giusti della Capitale, a Villa Doria Pamphilj, rivendicava la performance eccezionale del M5S alle elezioni politiche. Ma nella pancia del movimento sembra non ci sia pace per lei perché, a quanto rivendica anche il vicepresidente dell’Assemblea capitolina di Fdi Andrea Di Priamo, nelle chat interne si fa notare che “la Raggi ci ha portato a fondo, abbiamo perso 13 punti a Roma in meno di due anni”. E’ un dato che il Pd risulti primo partito a Roma con mezzo punto in più, e 100mila voti in più nella sfida regionale. Un risultato sorprendente, oltre che rispetto al trend nazionale, anche perché nelle comunali 2016 il M5S prese il 35% a Roma, mentre alle politiche si è attestato al 30%. Distanza che si approfondisce nel paragone con le elezioni regionali.

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L’entourage della presidente sconfitta Roberta Lombardi, off the records, punta il dito verso il Campidoglio per la scarsa performance della candidata a 5 stelle per la Pisana: se nel 2016 Raggi diventò sindaca con 461 mila voti al primo turno, Lombardi a Roma ne ha riscossi 385 mila a fronte dei 545mila di Zingaretti. A Roma il M5S come lista, poi, prese nel 2016 alle comunali 420mila voti, il 35% delle preferenze espresse, mentre domenica scorsa alle regionali ne ha raccolti 250 mila, cioè il 22% del totale. Sono quei 13 punti tondi in meno che agitano le chat pentastellate in queste ore. Considerato, per di più, che Lombardi da sola a Roma ha raccolto il 27% dei consensi, quindi più del suo simbolo. “Come sempre ci siamo tutti. Presidenti dei Municipi e Consiglieri capitolini. La linea è sempre la stessa: idee, temi, progetti e futuro. A loro le notti dai lunghi coltelli. Noi lavoriamo uniti per Roma e per una città che ormai è proiettata in un’Italia a 5 Stelle”, assicurava ieri sera su Facebook il capogruppo capitolino del M5S Paolo Ferrara postando una foto del consueto vertice di maggioranza d’inizio settimana. Ma c’è da scommettere che, come spesso nel Movimento, le polemiche di queste ore avranno lunghe code che animeranno i giorni a venire.

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