E’ sempre in salita il negoziato tra Bruxelles e Londra per l’uscita della Gran Bretagna dall’Europa. I servizi finanziari e i confini tra le due Irlande, sono i punti più spinosi. “Il Regno Unito puo’ ottenere un accordo di libero scambio con l’Ue sui beni, ma non sui servizi finanziari”, ha affermato il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk a Dublino. In altre parole, i servizi finanziari restano sotto “le regole comuni”. Intanto, il vicepresidente della Commissione Europea, Jyrki Katainen, ha rassicurato che in vista dell’uscita del Regno Unito dall’Ue “siamo ben preparati per qualsiasi scenario. Abbiamo anche parlato apertamente con il settore finanziario, affinché sia preparato per tutti gli scenari. Qualcuno ha detto che l’Ue minaccia: non è così, sarebbe totalmente irresponsabile creare un’atmosfera in cui diciamo ‘non vi preoccupate, andrà tutto bene’, perché semplicemente non lo sappiamo se andrà tutto bene”. Katainen ha sottolineato che “i feedback che ho ricevuto dal settore finanziario mi dicono che sono preparati, sono realisti e non intendono correre rischi, perché il loro dovere è servire i clienti”. Il vicepresidente della Commissione Ue, ha evidenziato che dopo la Brexit, ci sarà “una grande discontinuità in tutto il trading e i servizi collegati, ma abbiamo un grande mercato, che si suppone sia un’opportunità interessante per tutte le istituzioni finanziarie, anche nel futuro. Tuttavia, naturalmente, tentiamo di mantenere interconnessioni tra il settore finanziario con sede dell’Ue e quello con sede nel Regno Unito”.
Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, frattanto, ha minacciato di bloccare “progressi sostanziali” nei negoziati sulla Brexit se il governo di Theresa May non presentera’ una “proposta specifica e realistica” per evitare la frontiera fisica tra Irlanda e Irlanda del Nord. Dopo che il governo May ha rigettato la proposta dell’Ue di un’area normativa comune tra Ue e Irlanda del Nord, “ci aspettiamo che il Regno Unito presenti una proposta specifica e realistica per evitare la frontiera fisica”, ha spiegato Tusk. “Fino a quando (il Regno Unito) non presentera’ questa soluzione e’ molto difficile immaginare progressi sostanziali nei negoziati Brexit”, ha avvertito Tusk. “Se a Londra qualcuno pensa che i negoziati affronteranno altre questioni prima, prima di quella irlandese, la mia risposta sara’ ‘Prima l’Irlanda’”, ha concluso il presidente del Consiglio europeo. Infine, l’Ue ha lanciato un’azione legale contro la Gran Bretagna per recuperare 2,7 miliardi di euro di dazi doganali persi dopo che Londra avrebbe ignorato una truffa degli importatori cinesi. La Commissione europea ha dichiarato di aver deciso di inviare una “lettera di messa in mora” alla Gran Bretagna sul caso, che e’ stata scoperta lo scorso anno.