Dati utenti rubati, Zuckerberg dovrà dare spiegazioni al parlamento Ue

Dati utenti rubati, Zuckerberg dovrà dare spiegazioni al parlamento Ue
L'amministratore delegato e fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg
21 marzo 2018

La Commissione cultura della Camera dei Comuni britannica ha chiesto l’audizione del ceo di Facebook, mentre a invitare Zuckerberg a parlare davanti all’emiciclo di Strasburgo è stato il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani. “Abbiamo invitato Mark Zuckerberg al Parlamento europeo. Facebook deve dire in modo chiaro davanti ai rappresentanti di 500 milioni di europei che i dati personali non sono stati utilizzati per manipolare la democrazia”, ha dichiarato Tajani in un messaggio sul suo account twitter. Un’inchiesta di New York Times e Observer ha svelato, grazie all’informatore Christopher Wylie – che da tempo collabora con le autorità del Regno Unito – il caso Cambridge Analytica. Lunedì si è aggiunta l’inchiesta di Channel 4 News, realizzata con una telecamera nascosta, durante la quale la società spiega quanto sia semplice usare ricatti e fake news contro i rivali politici dei candidati che si vuole far vincere. Ma Zuckerberg tace, il titolo del social network crolla in borsa e ora si attendono le spiegazioni. Non sapevo di sostenere la candidatura di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti: “forse solo Steve Bannon lo sapeva. Noi cercavamo di essere neutri. Trattavamo ogni Paese allo stesso modo”. Parla Christopher Wylie, l’informatico 28enne cha ha svelato come Cambridge Analytica sfruttava i dati personali raccolti su Facebook tramite un’app per creare pubblicita’ mirate e manipolare, tra le altre, la campagna elettorale americana. “Abbiamo informato i russi sul nostro data mining che ci consentiva di fare previsioni su cosa poteva influenzare le intenzioni politiche”, ha aggiunto Wylie, durante un’intervista rilasciata a Reuters da Londra. L’informatico, incalzato sulle presunte interferenze di Mosca nelle presidenziali americane, ha detto di non sapere cosa il Cremlino abbia fatto o se puo’ aver utilizzato lo stesso algoritmo per la delineazione accurata dei profili di Cambridge Analytica.

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“Ma ci interfacciavamo con i russi – ha raccontato Wylie – ci interfacciavamo con i russi. Lavoravamo con un professore che andava e veniva dalla Russia”. Wylie ha acconsentito a essere ascoltato dai democratici membri della Commissione Intelligence alla Camera dei Rappresentanti Usa. Non e’ stata ancora fissata la data per l’audizione. Il deputato democratico della California Adam Schiff ha invitato Wylie a testimoniare, sebbene i repubblicani considerino chiusa l’inchiesta della stessa commissione sul cosiddetto Russiagate. Intanto, il consiglio di amministrazione di Cambridge Analytica ha sospeso l’amministratore delegato Alexander Nix “con effetto immediato, in attesa di una indagine indipendente e completa”. La decisione segue le accuse per la raccolta dei dati su 50 milioni di utenti di Facebook per influenzare le elezioni presidenziali americane e l’emergere di registrazioni segrete di Nix che offrivano servizi cosiddetti “sporchi trucchi” ai potenziali clienti contro i rivali politici. “Dal punto di vista del consiglio di amministrazione, i recenti commenti di Nix hanno segretamente registrato … e altre accuse non rappresentano i valori o le operazioni dell’impresa e la sua sospensione riflette la serieta’ con cui vediamo questa violazione”, ha affermato in una nota il consiglio. La societa’ ha aggiunto che aveva chiesto al legale britannico Julian Malins di avviare un’indagine indipendente “per esaminare quei commenti e accuse”. Nix e’ stato segretamente filmato dalla britannica Channel 4 News dicendo che Cambridge Analytica potrebbe intrappolare i politici in situazioni compromettenti con tangenti e prostitute, usando ex-spie per scavare sporcizia sugli avversari. E’ stato anche ripreso dalla telecamera mentre diceva che la societa’ ha condotto in segreto campagne elettorali in tutto il mondo sia attraverso una rete di societa’ di facciata oscure che utilizzando subappaltatori. Un portavoce di Cambridge Analytica ha detto che non usa “materiale non vero per nessuno scopo”.

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