Governo, da mercoledì partiti al Quirinale. Il calendario

Governo, da mercoledì partiti al Quirinale. Il calendario
Palazzo del Quirinale, residenza ufficiale del Presidente della Repubblica
29 marzo 2018

Pausa di riflessione, in coincidenza con la Pasqua, e poi prenderanno il via le consultazioni dei diversi gruppi al Quirinale per dare un governo al Paese. Un iter complicato come non mai, dopo un risultato elettorale che non ha dato nessuno vincente assoluto e un tripolarismo di fatto. Sergio Mattarella ha voluto lasciare tempo ai partiti per chiarirsi le idee, concedendo cinque giorni di tempo per proseguire i contatti e gli eventuali faccia a faccia come quello che molti ipotizzano potrebbe avvenire tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio dopo Pasquetta. In due giorni consultera’ tutti, mercoledi’ e giovedi’ prossimo, poi potrebbe prendersi una pausa di riflessione. Al momento tutti mettono in conto la possibilita’ di un secondo giro di consultazioni nella settimana successiva, la seconda di aprile, dato che al momento i leader politici sono attestati sulle posizioni di bandiera, come e’ anche in parte ovvio all’inizio di una trattativa non facile.

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Serve tempo per far maturare processi di dialogo fino a poche settimane fa impensabili e dunque il Capo dello Stato e’ intenzionato a lasciare ai partiti il tempo necessario perché questi processi avvengano e vengano spiegati ai diversi elettorati. In assenza di fibrillazioni sui mercati e di pressioni dall’Europa, qualche settimana di tempo per la nascita di un esecutivo, in presenza di una legge elettorale non maggioritaria, e’ considerato naturale. Certo non si potra’ andare alle calende greche, e nel frattempo si dovra’ varare il Def e procedere anche con alcune delle nomine in scadenza non prorogabili, ma un governo c’e’ ed e’ quindi prevedibile che Quanto al merito delle scelte il Capo dello Stato non intende in alcun modo indirizzare il dibattito in un verso o nell’altro. Soprattutto nel primo giro di consultazioni ascoltera’ le dichiarazioni dei partiti, sapendo che non sempre a quelle altisonanti a favore di telecamere ne corrispondono di identiche a porte chiuse.

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