L’ex presidente brasiliano Lula ha iniziato, nella notte tra sabato e domenica, a scontare una lunga pena detentiva per corruzione, al termine di giorni concitati che di fatto hanno sancito la caduta di questa figura della sinistra mondiale. Lula non è riuscito a evitare il carcere, due giorni dopo il mandato di cattura del giudice anticorruzione Sergio Moro, a seguito della sua condanna in appello a dodici anni e un mese di reclusione per corruzione e riciclaggio di denaro. Dal carcere l’ex presidente ha mandato un video messaggio ai suoi sostenitori per ribadire ancora una volta la sua innocenza.
“Voglio dire che sono molto tranquillo e ho la coscienza pulita e l’ho sempre avuta pulita. Sono un cittadino oltraggiato, non perdono che si dica al Paese che sono un ladro” ha detto ai suoi sostenitori, poi rivolgendosi con spirito battagliero ai suoi accusatori ha tuonato: “Voglio guardarli negli occhi. Moro ha mentito”. Considerato favorito per le elezioni presidenziali di ottobre, Lula, ora è in carcere e il paese è diviso tra sostenitori e oppositori del presidente operaio e ora galeotto.