Ecco perché Natalie Portman ha rifiutato premio Nobel ebraico per la pace

21 aprile 2018

Natalie Portman ha rifiutato il Genesis, considerato il premio Nobel per la pace ebraico. L’attrie ha giustificato la decisione di non recarsi in Israele per ricevere il premio spiegando di non voler essere associata al primo ministro Benjamin Netanyahu, che doveva parlare nel corso della cerimonia. La Fondazione del premio Genesis aveva annunciato venerdì di aver annullato l’evento, citando la rappresentante dell’attrice israelo-americana, secondo la quale la star di Hollywood non sarebbe partita a causa di fatti recenti “estremamente dolorosi” per lei legati a Israele, che le impedivano di “prendere parte in libera coscienza” a questo appuntamento del 28 giugno.

Il riconoscimento, che quest’anno è dotato di un budget di 1,6 milioni di euro e che perciò è chiamato il “premio Nobel ebraico”, premia il lavoro e la dedizione di una personalità verso la comunità e i valori ebraici. La decisione dell’attrice 36enne, nata a Gerusalemme e che con orgoglio rivendica la sua duplice nazionalità e le radici ebraiche, è stata largamente interpretata come legata al modo in cui Israele risponde dal 30 marzo a un movimento di protesta nella Striscia di Gaza, nel corso del quale 38 palestinesi sono stati uccisi e centinaia feriti dai colpi israeliani.

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