Insulti, offese, e querele annunciate: le ultime botte e risposte Salvini-Di Maio

Insulti, offese, e querele annunciate: le ultime botte e risposte Salvini-Di Maio
Alessandro Di Battista
11 maggio 2018

Insulti, offese, e querele annunciate. Si sono detti di tutto e di più Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Un amore- odio tra il leghista e il pentastellato che in questi ultimi mesi, in particolare, ha sfiorato anche la farsa. “Quella dell’alleanza Lega-M5S è una fake news, un’invenzione surreale come la caccia al Salvini razzista, fascista e nazista che spaventa i bambini”. Dichiarazione di Salvini datata non più di qualche mese fa e che faceva pensare a tutto tranne un accordo di governo proprio tra il numero uno di via Bellerio e il capo dei 5 stelle. Per essere più chiari, Salvini rimarcava: “Io e Di Maio abbiamo due idee di Italia diverse: per lui è l’assistenzialismo del reddito di cittadinanza, per me è il rilancio e lo sviluppo della flat-tax”.

Da lunedì, entrambi dovrebbero avviare le procedure per dar vita a un atteso governo per il quale in questi ultimi due mesi, i due ex aspiranti premier, si sono scontrati anche in modo aspro. A mettere benzina sul fuoco, l’ex parlamentare Cinquestelle, Alessandro Di Battista, che nel corso delle consultazioni sferrava un colpo basso al leader leghista. “Salvini al Colle sembrava Dudù”, tuonava Diba pronto a cavalcare i malumori all’interno del Movimento e, a detta dei beni informati, sempre pronto a fare lo sgambetto al suo fedelissimo compagno Di Maio.  “Berlusconi parlava e lui (Salvini, ndr) muoveva la bocca”, stuzzicava l’uomo a cui piace girare il mondo. Poi una sorta di minaccia velata: “Spero che Salvini abbia il coraggio di staccarsi da Berlusconi, ma forse non può farlo. Forse ci sono cose che non sappiamo. Si parla di fideiussioni, di quattrini dati alla Lega…”.

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A dar man forte pure Di Maio: “Non è possibile nessun governo del cambiamento con Berlusconi e il centrodestra”. E più volte, il leader pentastellato, ha ricordato che “la Lega di Salvini ha praticamente votato la fiducia al governo Gentiloni per far passare una legge elettorale truffa e che quindi, anche a causa loro, passerà una legge di bilancio che massacrerà ancora gli italiani. Per noi è imperdonabile”. In altre parole, per Di Maio, “il re è nudo!”. Litanie recitate per mesi, dal capo pentastellato che ha anche ha scritto su Twitter, postando una dichiarazione del leader leghista del 2012 in cui Salvini diceva “no a possibili assi tra Carroccio e il Cavaliere”, “nessun leghista è disposto a puntare ancora su un’alleanza con Berlusconi”. Parole e insulti a gogo. Tatticismi e dialettica politica che l’Italia e gli italiani avrebbero fatto a meno.

Cosa non certo gradita anche agli osservatori europei che in queste ore sono in fibrillazione per la nascita del governo italiano. Botta e risposta anche sul taglio dei vitalizi, noto cavallo di battaglia del M5S. Nel corso dei tanti inviti del leader del Movimento riguardante l’attuazione della proposta, non è tardata ad arrivare, puntuale, anche la risposta dell’esponente della Lega: “Ci sono altre priorità ora come quella di garantire il posto di lavoro agli italiani. La rinuncia ai privilegi è già stata fatta diverso tempo fa”. Come dire, per ora caro Luigi archivia la pratica. Parole che lasciano intuire le difficoltà dei due partiti a trovare un’intesa ma che, invece, stando alle ultime dichiarazioni dei due leader, “si viaggia in perfetta sintonia”. E’ la politica, bellezza!

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