Dopo che il Papa ha espresso la sua preoccupazione e il suo dolore per i palestinesi uccisi nella Striscia di Gaza dall’esercito israeliano, stamane all’udienza generale in piazza San Pietro, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha telefonato a Francesco. Già dopo il primo annuncio di Donald Trump di spostare l’ambasciata statunitense da Tel Aviv a Gerusalemme Erdogan aveva telefonato a Jorge Mario Bergoglio, che lo aveva successivamente ricevuto in Vaticano. Oggi, dopo gli scontri dei giorni scorsi in concomitanza con l’inaugurazione della nuova sede diplomatica Usa, Erdogan ha nuovamente telefonato al Papa per condividere sempre la preoccupazione per la Città santa. Nel corso della telefonata, riferisce l’agenzia di stampa turca Anadolu, Erdogan ha sottolineato che Gerusalemme è la città delle tre religioni monoteiste e il suo status quo non deve essere violato, denunciando poi gli “attacchi disumani” contro i palestinesi della Striscia di Gaza.
Papa Francesco, scrive ancora Anadolu, avrebbe ribadito la linea della Santa Sede circa la necessità di porre fine al conflitto israelo-palestinese con la soluzione di due Stati con Gerusalemme città con uno statuto speciale, avrebbe poi definito inaccettabili le morti palestinesi ed avrebbe poi espresso l’auspicio che la comunità internazionale promuova presso una soluzione del conflitto presso le Nazioni Unite. Come aveva già fatto in piazza San Pietro rivolto ai “fratelli islamici”, il Papa ha poi augurato a Erdogan un buon mese di Ramadan, che inizia domani. Sempre in merito a Gerusalemme Erdogan ha sentito in queste ore anche il presidente russo Putin, il presidente iraniano Rouhani e la cancelliera tedesca Merkel. askanews