Alta tensione in Medio Oriente dopo che 28 colpi di mortaio sono stati sparati dalla Striscia di Gaza contro il sud d’Israele. Una ventina le comunita’ israeliane coinvolte, dove sono risuonate le sirene d’allarme intorno alle 7 di mattina mentre bambini e ragazzi si recavano a scuola. I residenti hanno cercato riparo nei rifugi e non ci sono state vittime, anche perche’ la maggior parte dei razzi e’ stata intercettata dal sistema missilistico Iron Dome. Un colpo di mortaio, pero’, e’ caduto nel giardino di un asilo e una persona e’ rimasta lievemente ferita. Nei giorni scorsi la Jihad Islamica aveva minacciato rappresaglie per la morte di tre suoi miliziani in un attacco dell’artiglieria israeliana contro una sua postazione nella Striscia di Gaza.
Poche ore dopo le forze israeliane hanno bombardato postazioni di Hamas e Jihad Islamica: secondo testimoni, sono state colpite almeno tre basi nell’enclave palestinese. Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha convocato per il pomeriggio una riunione speciale del gabinetto di sicurezza e ha promesso di rispondere duramente. “L’esercito reagira’ con grande forza contro questi attacchi. Coloro che cercano di colpire Israele la pagheranno a caro prezzo”, ha affermato, puntando il dito contro Hamas considerato “il responsabile”. L’operazione e’ stata confermata dall’esercito israeliano con un tweet: “Le nostre forze sono in azione nella Striscia di Gaza. Le esplosioni udite li’ sono il risultato di questo. Altri dettagli piu’ tardi”. In precedenza Netanyahu aveva postato un tweet in cui denunciava il lancio di “57 razzi contro civili israeliani, compreso un asilo”, praticamente raddoppiando il numero di razzi sparati, ma accortosi dell’errore, ha cancellato il post, sostituendolo con un nuovo messaggio in cui si parla di “decine” di colpi.
La Jihad Islamica ha lodato la raffica di razzi contro il Negev, definendola “una rappresaglia benedetta per la resistenza”. “Il sangue del nostro popolo non e’ senza prezzo e Israele non puo’ continuare a spargerlo senza pagarne il prezzo”, ha affermato un portavoce dell’organizzazione terroristica. Una condanna “senza riserve” e’ arrivata invece dall’ambasciatore Ue in Israele, Emanuele Giaufret: “Attacchi indiscriminati sono totalmente inaccettabili”. Il ministro degli Affari di Gerusalemme, Zeev Elkin, ha invocato una “risposta estremamente severa” contro Hamas, ritenendo il movimento islamico responsabile dell’accaduto, nonostante si ritenga che sia opera della Jihad Islamica. E la tensione nell’area e’ destinata a rimanere altissima: alcuni pescherecci palestinesi hanno lasciato stamane il porto di Gaza per denunciare il blocco israeliano del territorio costiero, sottoposto a un embargo da oltre 10 anni.