Vitalizi e pensioni enti costano 1,5 miliardi di euro, la metà in Sicilia

Vitalizi e pensioni enti costano 1,5 miliardi di euro, la metà in Sicilia
Scranni del Senato
5 giugno 2018

E’ in arrivo il giro di vite sulle pensioni d’oro e sui vitalizi come annunciato dal presidente del consiglio Giuseppe Conte nell’intervento al senato per la fiducia. I vitalizi riguardano soprattutto ex parlamentati e consiglieri regionali ai quali vanno sommati i trattamenti pensionistici di enti e organismi costituzionali come la Consulta, personale di Camera e Senato e Regione Sicilia. In totale una spesa che oscilla intorno a 1,5 miliardi di euro l’anno, secondo il rapporto annuale elaborato da Itinerari Previdenziali.

Circa la metà dell’importo riguarda proprio i dipendenti della regione Sicilia, quasi 17mila assegni per un importo complessivo di 626 milioni di euro e una pensione media di 37.320 euro l’anno. I vitalizi di deputati e senatori superano i 200 milioni di euro. Circa 130 milioni per i vitalizi diretti e di reversibilità ai deputati e e 62 milioni per i senatori. Importi ben inferiori alle pensioni erogate per il personale di Camera e Senato, oltre 400 milioni l’anno per 7.200 trattamenti pensionistici. La pensione media degli ex deputati supera i 73mila euro l’ano.
67mila per i senatori, oltre 56mila euro per il personale dei due rami del Parlamento.

I vitalizi dei giudici costituzionali mostrano gli importi maggiori con una media di 199mila euro l’anno ma si tratta di 22 trattamenti ai quali sommare i 12 di reversibilità con un importo medio di 81mila euro l’anno. Per i vitalizi regionali, i trattamenti in essere sono poco più di 3.500 per una spesa di circa 160 milioni di euro. Al primo posto la Sardegna con una spesa di oltre 17 milioni l’anno, seguita dalla Puglia con 15 milioni e l’importo medio più elevato, ogni vitalizio di ex consiglieri stacca un assegno da 77mila euro l’anno. Al Sud gli importi medi più elevati, 59mila euro in Sicilia (stessa cifra per il Lazio), 57mila in Sardegna e 55mila in Calabria. Fanalino di coda la Toscana con appena 28.900 euro l’anno, 31mila in Emilia Romagna e Abruzzo.

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