Doping, dieci mesi di squalifica a Sara Errani. “Sono nauseata”

La Federtennis vicina all’atleta. Nado Italia aveva fatto ricorso

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Pugno duro del Tas che ha accolto il ricorso Nado Italia, ed ha comminato dieci mesi di squalifica a Sara Errani. Il Tas ha rivisto in maniera molto dura il caso doping della tennista azzurra trovata positiva al letrozolo lo scorso agosto e per questo sospesa due mesi dalla federazione internazionale.

Uno stop contro il quale la Nado Italia aveva fatto ricorso, ritenendolo troppo lieve. La squalifica – già scontati due mesi – va ora dall’8 giugno all’8 febbraio 2019. La tennista romagnola dovrà pagare 4000 franchi svizzeri alla Nado e perderà anche tutti i risultati conquistati dopo il ritorno in campo. La Errani era stata squalificata lo scorso 2 agosto in primo grado per due mesi (dal 3 agosto al 2 ottobre) dall’ITF, la federazione internazionale, per la positività al letrozolo rilevata il 16 febbraio 2017 durante un test a sorpresa fuori dai tornei. L’ITF aveva applicato la sanzione minima, oltre alla perdita dei punti in classifica e del prize money, dopo aver creduto alla buona fede della Errani, che si è sempre difesa sostenendo la versione della contaminazione alimentare a casa. Nado Italia, l’Agenzia antidoping del CONI, aveva presentato ricorso al TAS di Losanna contro la sentenza di primo grado. La stessa Errani aveva invece presentato appello chiedendo il reintegro dei premi e dei punti.

Errani: “Sono nauseata”

“Sono davvero nauseata da questa vicenda. Non so se avro’ la forza e la voglia di rigiocare a tennis dopo tutto questo”. Sara Errani si sfoga sui social dopo la decisione del Tas di aumentare da 2 a 10 mesi la sua squalifica per doping. “Non credo sia mai successa una cosa del genere, gestita in questo modo a mio giudizio vergognoso – scrive – Sono sette mesi che vivo pensando ed aspettando la sentenza definitiva. Per otto volte mi hanno comunicato una data limite di uscita per poi rinviarla. Otto volte! Senza mai darmi la possibilita’ di vivere e di giocare con la serenita’ necessaria per questo sport. Questo aumento di squalifica di otto mesi lo trovo una vergogna”.

“Non ho mia assunto nessuna sostanza dopante in tutta la mia vita, amo troppo questo sport per fare una cosa del genere – ribadisce – Ho sempre cercato di essere un buon esempio, sia dentro che fuori dal campo. Ho vestito e cercato di onorare sempre la maglia azzurra dando tutta me stessa in qualsiasi momento, anche quando lasciare sarebbe stata la cosa piu’ loogica e piu’ semplice. Ho dato la mia vita a questo sport e non penso di meritarmi tutto questo. Mi sento impotente davanti a un’ingiustizia cosi’ grande”.

La Errani sottolinea che “il Tas ha confermato, per la seconda volta, che si e’ trattato di un’assunzione involontaria, e per di piu’ di una sostanza che non migliora le prestazioni atletico-sportive. Dopo aver gia’ scontato sette mesi tra risultati tolti e periodo di inattivita’, ed essere ripartita da un ranking di 280, mi aggiungono ORA, che ho rialzato sportivamente la testa, altri otto mesi di squalifica. Tutto questo e’ assurdo! Trovo, in tutta questa vicenda, una profonda ingiustizia e la voglio gridare a testa alta, perche’ so di non aver piu’ niente da rimproverarmi”.

LA FEDERTENNIS La Federtennis, dopo aver preso atto dell’esito del processo di appello al TAS di Losanna, esprime la vicinanza all’atleta ribadendo il convincimento della sua innocenza, nel segno di una carriera vissuta nel rispetto dei valori su cui si fonda il tennis italiano. “ll fatto che il Tas abbia emesso questa sentenza iniqua sei mesi dopo la data che lo stesso organo giudicante aveva annunciato (dicembre scorso) – dice il presidente della federtennis Angelo Binaghi – rappresenta una grave violazione dei diritti dell’atleta che si è vista privata della serenità necessaria a svolgere la sua professione di tennista ormai da un anno a mezzo. Il tutto a causa dell’assunzione di una sostanza che lo stesso Tas ha valutato come involontaria. Sono convinto che sara supererà questo momento difficile e la aspettiamo in campo”.[irp]