Nissan presenta il futuro con nuovo sistema di ausilio alla guida

14 giugno 2018

Migliorare il rapporto uomo-macchina, per contribuire alla sicurezza e al comfort di guida. Questo l’obiettivo della Nissan Intelligent Mobility, la strategia di sviluppo messa in campo dalla Nissan per l’auto del futuro, presentata all’autodromo di Vallelunga, in occasione della ricorrenza del trentennale di Nissan Italia e per celebrare un importante accordo con Aci Vallelunga per la formazione di istruttori di guida sicura.

Presentato per l’occasione, il sistema di ausilio alla guida ProPilot disponibile ora sulla nuova Qashqai, con test drive di sicurezza e prova in pista della supercar GT-R con il pilota di Formula 1 Vito Liuzzi, oltre a test e-pedal per la guida con un solo pedale, della nuova Nissan Leaf. Il sistema ProPilot consente quindi una guida più sicura e rilassata, senza comunque sostituirsi al guidatore che mantiene il pieno controllo dell’auto, come spiega il presidente e amministratore delegato di Nissan Italia, Bruno Mattucci: “soprattutto quando hai chiara l’indicazione della segnaletica orizzontale, il veicolo riconosce quella segnaletica e ti dice che può di fatto guidare lui. A quel punto, spingi un pulsante sullo sterzo, deleghi quindi la guida, la risposta del veicolo è: sì ho individuato la segnaletica orizzontale, setti la velocità del veicolo e decidi quale distanza puoi avere dal veicolo che precede, dopodiché il veicolo va da solo e richiede una cosa sola: ogni 5 secondi di intervenire sul volante per far capire che chi è ancora lì è alla guida ed è vigile”.

Nissan Intelligent Mobility basa la sua strategia su tre pilastri: guida autonoma, elettrificazione, ovvero sostenibilità e connettività. Una sfida che, secondo Mattucci, sarà il futuro del mercato automobilistico: “è di fatto la strategia che ci accompagnerà nello sviluppo dei prodotti del futuro ed è una strategia che guarda, da una parte alle motorizzazioni, quindi motori sempre più efficienti, sempre più ecocompatibili, ecosostenibili, con l’obiettivo finale di arrivare al 100% elettrico zero emissioni, dall’altra sistemi di guida, di ausilio alla guida, che accompagneranno il conducente fino ad arrivare alla guida autonoma, poi come passo successivo alla guida senza conducente. Dall’altra la connettività, quindi veicoli sempre più connessi all’ambiente esterno, che consentiranno lo scambio tra il veicolo e le infrastrutture intelligenti. Ma, come avviene nell’elettrico, anche scambio di energia. Siamo gli unici che già oggi hanno un prodotto che potrebbe, dico potrebbe perché la legge purtroppo ancora non lo consente, scambiare energia tra la batteria a bordo e la rete di distribuzione”.

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