Lavoro, l’Italia peggiore in Europa per giovani Neet

Lavoro, l’Italia peggiore in Europa per giovani Neet
15 giugno 2018

L’Italia resta il paese europeo con la più alta percentuale di giovani tra i 18 e i 24 anni che non studiano né lavorano. E’ quanto emerge da uno studio pubblicato da Eurostat. L’Istituto europeo di statistica certifica che degli oltre 38 milioni di giovani che vivono nell’Unione, il 40,4% studia, il 27,4% lavora, il 17,4% è in alternanza studio-lavoro mentre il 14,3% è catalogato come Neet (circa 5,5 milioni). Un dato, quest’ultimo, complessivamente in calo rispetto al 17,2% del 2012 e tornato sui livelli pre-crisi.

Guardando ai singoli paesi, il dato peggiore è quello dell’Italia con oltre un giovane su quattro (25,7%) che non studia né lavora. Seguono Cipro (22,7%), Grecia (21,4%), Croazia (20,2%), Romania (19,3%) e Bulgaria (18,6%). Un tasso di Neet superiore al 15% è stato registrato da Eurostat in Spagna (17,1%), Francia (15,6%) e Slovacchia (15,3%). Il tasso di giovani Neet più basso si registra invece in Olanda (5,3%) seguita da Slovenia (8,0%), Austria (8,1%), Lussemburgo e Svezia (entrambe all’8,2%), repubblica Ceca (8,3%), Malta (8,5%), Germania (8,6%) e Danimarca (9,2%).

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