L’odissea dei migranti dell’Aquarius si e’ conclusa questa mattina nel porto di Valencia. Così, finalmente, dopo nove giorni di navigazione e 1.400 chilometri percorsi dalle coste italiane, 629 persone che da sabato scorso erano a bordo della nave di Sos Mediterrane’ possono ora toccare terra. I primi 274 sono arrivati all’alba a bordo di nave Dattilo della Guardia Costiera italiana, poi e’ stata la volta della stessa Aquarius, che aveva a bordo ancora 106 persone, e infine dell’Orione della Marina militare italiana con 249 migranti. Gli sbarchi sono avvenuti distanziati di tre ore uno dall’altro.
Sono le 11 in punto quando dalle acque del porto di Valencia si cominciano a sentire applausi e canti. La nave Aquarius sta facendo il suo ingresso al porto della città spagnola, al Molo numero 1. Centosei migranti a bordo, alcuni sono in poppa per vedere con i propri occhi l’attracco al porto. E finalmente, dopo nove giorni di navigazione e 1.400 chilometri percorsi dalle coste italiane, possono ora toccare terra. Un elicottero sorvola l’area, qualche gommone della ‘Guardia Civil’ scorta Aquarius, imbarcazione di Sos Méditerranée e Medici Senza Frontiere entrata nel vortice delle polemiche politiche in seguito alla decisione del ministro dell’Interno Matteo Salvini di negare lo sbarco di una nave Ong nei porti italiani. Aquarius é arrivata al porto di Valencia tre ore dopo la nave Dattilo, della Guardia Costiera, con a bordo 274 migranti.
L’arrivo di Aquarius e Dattilo (la terza imbarcazione, Orione, della Marina Militare arriverà dopo mezzogiorno) è stato accolto da oltre 600 giornalisti (evento straordinario per la Spagna), e mille operatori della Croce Rossa spagnola. Nella banchina di approdo sono stati allestiti due tendoni per il primo soccorso. I migranti vengono fatti scendere a gruppetti di cinque o sei, poi ricevono la prima assistenza, e infine vengono trasferiti chi in ospedale, chi nei centri di accoglienza. I minori saranno trasferiti al centro per i minori di Alicante. “L’Italia ci ha respinto ma Dio non lo fara’ mai”, avrebbe detto uno dei migranti a bordo dell’Aquarius secondo quanto riferito da Medici senza frontiere. La stessa Ong ha avvertito che “fino a che i governi europei non si prenderanno le proprie responsabilita’, Aquarius sara’ obbligata a continuare a condurre operazioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo”.
Intanto, pero’, il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha rivendicato il successo dello sbarco a Valencia: “Per la prima volta”, ha twittato, “una nave partita dalla Libia e destinata in Italia attracca in un Paese diverso: segno che qualcosa sta cambiando, non siamo piu’ gli zerbini d’Europa”. “Ringrazio il Governo spagnolo”, ha aggiunto parlando ad un comizio a Seregno, “ma mi auguro che ne accolga altri 66mila e spero arrivino ad accoglierli anche francesi, portoghesi, maltesi e altri”. Un appello all’accoglienza dei migranti e’ stato lanciato da Papa Francesco: “Condividiamo con gesti concreti di solidarieta’ il cammino dei migranti e dei rifugiati”, ha twittato a sostegno di una campagna della Caritas. Poi, all’Angelus, ha ricordato che mercoledi’ si celebrera’ la Giornata mondiale del rifugiato che cade “nel vivo delle consultazioni dei governi per un patto mondiale” sui profughi per garantire “una migrazione sicura”.
“Auspico che gli Stati coinvolti raggiungano un’intesa per assicurare con responsabilita’ e umanita’ la protezione e chi e’ costretto a lasciare il suo Paese”. Nelle stesse ore dell’attracco a Valencia, vicino a Lampedusa i 42 migranti soccorsi nel Mediterraneo dalla nave da guerra americana Trenton sono stati trasferiti sulla nave Diciotti della Guardia Costiera italiana. Si tratta dei superstiti del naufragio che aveva causato la morte di altre 12 persone. Il mezzo della Guardia costiera ha ora a bordo, complessivamente, 523 migranti e una salma (un migrante deceduto, prima del trasbordo sul Diciotti, a bordo di una delle navi commerciali che hanno effettuato i soccorsi venerdi’). La nave, prima di raggiungere un porto ancora da definire, restera’ alcune ore in acque internazionali.