Lo stop all’obbligo di pubblicare sui quotidiani gli avvisi gare pubbliche è “un provvedimento che farà risparmiare oltre 40 milioni di euro alle imprese italiane, a costo zero per le casse dello Stato. Anzi, potrà ingenerare un meccanismo virtuoso di semplificazione per le Pubbliche amministrazioni e un risparmio per le imprese”. Lo afferma Vito Crimi, sottosegretario con delega all’Editoria, in un post sul blog del M5s, ricordando che “avevamo detto che le piccole e medie imprese sarebbero state tra i riferimenti della nostra azione di governo.
“Una legge dello Stato – ricorda – impone alle Pubbliche Amministrazioni l`obbligo di pubblicare gli avvisi di gara per estratto in almeno 1 quotidiano a tiratura nazionale e 1 a tiratura locale, in alcuni casi anche 2 nazionali e 2 locali” e “questi spazi costano. Costano tanto, anche migliaia di euro ciascuno”. E “pagano le imprese e i professionisti. Dopo l`aggiudicazione di un appalto pubblico, infatti, l`impresa vincitrice deve rimborsare all`Amministrazione le spese per la pubblicazione degli avvisi. E deve pagare subito, prima ancora di vedere l`ombra di un quattrino, prima di aver stipulato contratti”.
“Insomma siamo davanti ad un vero e proprio finanziamento indiretto ai giornali, a carico delle imprese”, aggiunge, chiedendosi “chi legge questi annunci?”. “Il Movimento 5 Stelle – conclude – abolirà subito questo assurdo pedaggio che ancora grava sulle imprese italiane. In un colpo solo, con un provvedimento di due righe avremo tre effetti: taglio del finanziamento indiretto ai giornali; semplificazione per la Pubblica amministrazione; risparmio per le imprese”.