L’affondo della Mussolini: “Carfagna-Gelmini-Bernini? Prima vedi le lingue e poi…”

L’europarlamentare, non condivide alcune linee del partito e definisce le tre azzurre “super chicche”

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Sempre piu’ insofferente nel suo partito, Alessandra Mussolini annuncia “il 18 faro’ una riunione dei comitati di base, una riunione autoconvocata, uno sfogatoio importante, spero di farne arrivare i risultati al presidente Berlusconi”. Poi, sempre dai microfoni di Ecg su Radio Cusano Campus, l’europarlamentare di Forza Italia chiarisce alcuni dei motivi del suo malessere, quando dice che riferira’, magari, tramite “una delle tre super chicche: Carfagna, Gelmini o Bernini”. “Sono le super chicche, non c’e’ insulto nella mia parola, anzi e’ un termine carino”, assicura.

Il fatto e’, lamenta, che “attorno a Berlusconi ci sono delle lingue che escono, che vedi prima le lingue e poi vedi loro. Non gli dicono le verita’”. Per esempio, “Berlusconi candidato alle Europee e’ un ruolo che non e’ giusto. Lui deve restare mediatore. Tajani vuole che Berlusconi sia candidato alle europee, ma siamo sicuri che sia giusto? Deve restare in Italia, in Europa ci sono altri temi, altri tempi, e’ tutto diverso. Lui ha un ruolo per il quale farebbe meglio in Italia. Bisogna preservare cio’ che Berlusconi ha fatto. Buttarlo nel mischione – avverte – non va bene”.

Mussolini torna a dire che “non mi piace che ci sia nel partito questo atteggiamento contrario a questo governo. E’ difficile fare opposizione a un pezzo del centrodestra e non diventare una sola cosa con la sinistra e con il Partito democratico. Come fai – domanda – a fare opposizione di centrodestra al centrodestra? Le persone non lo capiscono, come non capiscono la posizione sui vitalizi. C’e’ questa esigenza, potrebbe anche essere un boomerang come dice la Casellati, ma il sentimento comune delle persone che ci hanno votato vogliono questo, non possiamo piu’ dire di no. La gente non lo capisce”. “Si fa demagogia stando all’opposizione, si parla a vuoto, non si hanno strumenti. Bisogna riunire la base. Non ci vuole niente. Mi sono rotta di apprendere le cose dai giornali e dalle tv. Questo dipende anche dalla classe dirigente”.[irp]