Le famiglie coreane si riabbracciano dopo quasi 70 anni

20 agosto 2018

Tra lacrime, urla e risate, decine di anziani della Corea del Sud hanno potuto riabbracciare oggi i propri familiari della Corea del Nord per la prima volta dopo quasi 70 anni. Le famiglie hanno potuto riunirsi nel resort del Monte Kumgang, nella Corea del Nord, dopo aver vissuto per decenni separati dalle mine e dal filo spinato che dividono le due Coree dalla fine della guerra, nel 1953.

Quando la 99enne sudcoreana Han Shin-ja si è avvicinata al loro tavolo, le sue due figlie – 69 e 72 anni – hanno chinato la testa verso di lei e sono scoppiate in lacrime. Anche Han è scoppiata in lacrime, premendo le proprie guance sulle loro e stringendo forte le loro mani: “Quando sono scappata durante la guerra…”, ha cominciato a raccontare, ricacciando indietro le lacrime, come a chiedere scusa per averle lasciate indietro. Sono milioni le persone separate a causa della guerra di Corea (1950-53), conclusasi con un armistizio, non con un trattato di pace, e con la penisola divisa in due da una impenetrabile Zona demilitarizzata. Tecnicamente le due Coree sono ancora in guerra e ogni scambio civile è vietato. Ma dal 2000 i due Paesi hanno consentito circa 20 incontri tra familiari divisi, a fronte di un miglioramento dei rapporti bilaterali.

Leggi anche:
Italia, Moody's non modifica rating e lascia Outlook stabile

Tuttavia la maggior parte dei 130.000 sudcoreani che nel 2000 avevano fatto richiesta per un incontro è deceduta. La gran parte dei sopravvissuti ha oggi più di 80 anni e il più vecchio, quest’anno, è Baik Sung-kyu, che ha 101 anni. Stando al pool di giornalisti ammesso all’incontro, molti nordcoreani indossavano il vestito tradizionale, conosciuto nel Nord come joseon-ot e nel Sud come hanbok, e tutti i nordcoreani avevano indosso una spilla con il ritratto del fondatore del regime nordcoreano, Kim Il Sung, o del suo successore Kim Jong Il. I sudcoreani indossavano invece il loro abito migliore. Lee Keum-seom, 92 anni, ha potuto incontrare oggi il figlio per la prima volta dopo essere fuggita con la figlia, lasciando dietro di sè il marito e Ri Sang Chol che aveva solo 4 anni. Oggi Ri è un signore di 71 anni. Lee ha urlato il suo nome quando lo ha visto, stringendolo poi forte dall’emozione.

Il figlio le ha mostrato le fotografie della sua famiglia, tra cui quella del suo defunto marito: “Ecco papà”. “Non avrei mai immaginato che sarebbe arrivato questo giorno – ha detto la signora Lee alla France presse – non sapevo neanche se fosse vivo o morto”. Da oggi a mercoledì, 89 famiglie trascorreranno circa 11 ore insieme nel Nord, spesso sotto il controllo di agenti nordcoreani, prima di separarsi di nuovo, probabilmente per sempre. Quanti hanno partecipato in passato a questi incontri hanno spesso lamentato la loro breve durata e la difficoltà dell'”addio”. Questa nuova serie di riunioni è stata decisa dal presidente sudcoreano Moon Jae-in e dal leader Kim Jong Un nel vertice avuto lo scorso aprile. A giugno c’è poi stato uno storico incontro tra il leader nordcoreano e il presidente americano Donald Trump.

Leggi anche:
Italia, Moody's non modifica rating e lascia Outlook stabile

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti