May accusa l’Europa per “impasse” su Brexit: “L’Ue ci rispetti”

21 settembre 2018

Il primo ministro britannico Theresa May ha denunciato oggi una fase di “impasse” dei negoziati con l’Unione europea sulla Brexit, dopo il rifiuto delle sue proposte al vertice informale di Salisburgo, in Austria. “Siamo in un vicolo cieco”, ha detto la leader britannica in un intervento dai toni accesi, con cui ha cercato di contrastare l’idea di essere stata messa nell’angolo ieri, addirittura “umiliata”, come rilevato dai media britannici. “È inaccettabile respingere la proposta di una delle parti senza una spiegazione dettagliata e senza una controproposta”, ha aggiunto, facendo riferimento alle posizioni dell’Ue.

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Il capo del governo di Londra si è detta convinta che il suo piano presentato a luglio – chiamato piano Chequers – che prevede il mantenimento di una stretta relazione economica con l’Ue, una “special partnership” con la creazione di un’area di libero scambio per prodotti industriali e agricoli, resti “il modo migliore per proteggere i posti di lavoro nel Regno Unito e in Europa”. Questa proposta, secondo May, consentirebbe anche di evitare la creazione di un “confine fisico” tra la provincia britannica dell’Irlanda del Nord e la Repubblica d’Irlanda, come tra l’altro reclamano da Bruxelles.

Ma al vertice di Salisburgo il piano della May non è stato certo accolto con favore. Anzi, il rifiuto inequivocabile opposto dai 27, che lo reputano irrispettoso dell’integrità del mercato unico e delle quattro libertà di movimento (beni, servizi, persone e capitali), ha di fatto congelato la situazione. “Ora abbiamo bisogno di sentire dall’Ue quali sono i problemi reali e le alternative che propongono”, ha commentato oggi la premier dal suo ufficio di Londra. “Nel frattempo, non saremo in grado di fare alcun progresso”, ha aggiunto.

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May ha spiegato che l’Ue offre per ora solo due opzioni sulle future relazioni economiche con il Regno unito, sottolineando che “nessuno delle due parti dovrebbe chiedere l’inaccettabile all’altra”. Un’opzione è rimanere nello Spazio economico europeo, che significa rispettare tutte le norme dell’Ue, “un’immigrazione incontrollata dall’Unione europea” e nessun accordo commerciale con altri Paesi, ha precisato la premier britannica, aggiungendo che questo significherebbe farsi beffa del risultato del referendum britannico.

La seconda opzione – secondo May – sarebbe rappresentata invece da un semplice accordo di libero scambio per la Gran Bretagna, con l’Irlanda del Nord che resterebbe nell’unione doganale, permanentemente separata dal resto del Regno Unito. Un’opzione, ha insistito, che non rispetterebbe l’assunto che l’Irlanda del Nord è “parte integrante del Regno Unito”. “Dunque qualcosa che non accetterò mai”, ha confermato, secondo quanto si legge sul Guardian. E comunque entrambe le opzioni – ha detto a scanso di equivoci May – sarebbero “un cattivo accordo”.

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Invece, ha insistito la premier britannica, occorre un’intesa che non sia “una presa in giro” per i britannici che hanno partecipato al referendum. “Ho trattato tutti con rispetto e il Regno unito, in cambio, chiede rispetto”, ha proseguito May. Il riferimento è probabilmente anche a quella che il Guardian e la maggior parte della stampa britannica definiscono come un’imboscata”, ovvero l’accoglienza riservata al primo ministro a Salisburgo da alcuni dei massimi esponenti dell’Ue, tra cui Emmanuel Macron e Angela Merkel. Sarebbero stati soprattutto il presidente francese e la cancelliera tedesca a fare quadrato, stringere i ranghi europei e mettere all’angolo il capo del governo di Londra.

L’inquilino dell’Eliseo, spiega ad esempio Le Figaro, ha cercato di convincere gli altri capi di Stato e di governo a mettere ulteriore pressione sul Regno unito. “Bisogna rispettare le scadenze così come sono state fissate. E dobbiamo anche essere chiari ora. Inutile dire tra di noi che le proposte non funzionano affatto e poi spiegare all’esterno che le cose non vanno così male. L’Europa è spesso criticata perché va troppo lentamente, dobbiamo andare più veloce”, sono state le parole di Macron, secondo il quotidiano francese.

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Dopo le dichiarazioni di Theresa May, intanto, la sterlina britannica, già in calo rispetto al dollaro e all’euro, ha bruscamente aumentato le perdite, “segno” che gli investitori considerano “un’uscita del Regno unito dall’Ue senza accordo come una possibilità reale e sempre più probabile”, secondo l’analista di Oanda, Craig Erlam. askanews

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