“Uno leggeva il testo e uno scriveva, verbalizzava. Chi leggeva era il presidente Conte, che ha tutta la mia stima, che sta battagliando in Europa per difendere l’Italia. Lui leggeva e Di Maio verbalizzava”. Il vice premier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in una diretta su Facebook torna sulle polemiche per il condono. “A me del condono non me ne frega niente, ma per scemo non passo. E’ legittimo cambiare idea, sono pronto a riscriverlo il decreto. Ma patti chiari e amicizia lunga”.