Manovra, percorso a ostacoli tra Parlamento e Ue

Manovra, percorso a ostacoli tra Parlamento e Ue
Mario Centeno
4 novembre 2018

Si preannuncia un ‘percorso a ostacoli’ per la manovra che questa settimana iniziera’ il suo iter in Parlamento con la spada di Damocle pendente del giudizio Ue. Una trattativa difficile quella tra Roma e Bruxelles che potrebbe concludersi con l’apertura di una procedura d’infrazione per deficit eccessivo nei confronti dell’Italia. Domani il primo banco di prova sara’ la riunione dell’Eurogruppo.

I ministri delle Finanze della zona euro discuteranno formalmente per la prima volta della decisione della Commissione di rigettare il Documento programmatico di bilancio adottato dal governo di Giuseppe Conte. Il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, si trovera’ isolato a difendere le ragioni del governo giallo-verde. E sotto i riflettori Ue la legge di bilancio iniziera’ formalmente il suo iter alla Camera martedi’ per arrivare al via libera definitivo entro fine anno. Molti i nodi ancora da sciogliere nel corso di un dibattito parlamentare che si prospetta ‘acceso’.

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Le due misure bandiera di M5s e Lega, ovvero il reddito di cittadinanza e la quota 100 per i pensionamenti anticipati, secondo quanto annunciato dal vicepremier, Luigi Di Maio, dovrebbero arrivare con un decreto legge a Natale anche se la Lega ritiene possibile inserire il suo cavallo di battaglia in un emendamento parlamentare. Sul taglio alle pensioni d’oro, misura cara ai 5Stelle, c’e’ un’intesa di massima tra i due soci di maggioranza per inserire l’intervento nel corso dell’iter parlamentare ma l’impianto della misura e’ ancora da mettere a punto.

LUNEDI’ 5 NOVEMBRE, TRIA ALL’EUROGRUPPO: l’Italia si trovera’ sul banco degli imputati nella riunione dell’Eurogruppo nel corso della quale si discutera’ formalmente per la prima volta la decisione della Commissione di rigettare il Documento programmatico di bilancio italiano. Tutto i ministri delle Finanze Ue sono pronti ad assicurare il loro pieno sostegno alla posizione della Commissione e intendono contestare sia i saldi sia la composizione della manovra del governo Conte.

MARTEDI’ 6 NOVEMBRE, PARTE ITER CAMERA: la manovra inizia l’iter alla Camera. La Bilancio procedera’ all’esame del contenuto proprio del provvedimento e una volta stralciate le norme considerate inammissibili il ddl bilancio sara’ formalmente assegnato alla Commissione. Un timing di massima e’ gia’ stato fissato ma sara’ l’ufficio di presidenza a stabilire il calendario dei lavori e il termine per gli emendamenti.

GIOVEDI’ 8 NOVEMBRE, PREVISIONI UE: la Commissione Ue pubblichera’ le previsioni economiche d’autunno, che per il 2019 potrebbero prevedere una stima di crescita al di sotto delle cifre indicate dall’esecutivo e su cui poggia l’intero impianto della manovra del governo.

VENERDI’ 9 NOVEMBRE, AL VIA AUDIZIONI CAMERA: il consueto ciclo di audizioni alla Camera, secondo quanto viene riferito, dovrebbe svolgersi tra venerdi’ 9 e lunedi’ 12 novembre. Dovrebbero essere auditi, oltre al ministro dell’Economia Giovanni Tria, anche la Banca d’Italia, la Corte dei Conti, l’Istat, l’Upb, le parti sociali e gli enti locali.

MARTEDI’ 13 NOVEMBRE, RISPOSTA A UE: il 29 ottobre la Commissione europea ha inviato al Tesoro una lettera per chiedere quali sono i fattori rilevanti che giustificano la violazione della regola sul debito. Il 13 novembre e’ la scadenza entro cui il governo deve inviare la versione rivista del Documento programmatico di bilancio e la risposta alla richiesta di Bruxelles.

MERCOLEDI’ 21 NOVEMBRE, GIUDIZIO UE: la decisione sull’apertura della procedura per deficit eccessivo potrebbe arrivare gia’ il 21 novembre – anche se la data non e’ ancora ufficializzata – quando l’esecutivo esprimera’ il suo parere sulla manovra italiana e sui progetti di bilancio di tutti gli Stati membri.

29-2 DICEMBRE, ESAME IN AULA CAMERA: la manovra approdera’ nell’Aula di Montecitorio fra giovedi’ 29 e venerdi’ 30 novembre per poi proseguire l’esame anche nelle giornate di sabato 1 e domenica 2 dicembre. Dopo il via libera di Montecitorio la legge di bilancio passera’ in seconda lettura al Senato.

3 DICEMBRE: ufficialmente la procedura per deficit eccessivo contro l’Italia non e’ ancora sul tavolo dei ministri delle Finanze della zona euro ma se il governo scegliera’ di andare avanti e confermare saldi e impianto della manovra l’Eurogruppo potrebbe essere chiamato nella riunione formale a dare il via libera al procedimento.

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