Del filo spinato è comparso sul lungo muro che divide Tijuana in Messico, dagli Stati Uniti. È stato messo nella notte sotto gli occhi dei militari americani da un lato e dei migranti dall’altro, arrivati fin qui dopo un viaggio durato oltre 1 mese lungo tutto il Centramerica.
Altri ventidue autobus che trasportavano complessivamente circa 800 migranti hanno raggiunto l’ingresso della cittadina di confine che si trova nello stato messicano di Bassa California e si sono aggiunti agli altri 800 già arrivati a piccoli gruppi da domenica.
“Proseguiamo con tranquillità e calma – commenta Pat Murphy, direttore della Casa del migrante – io spero che i nostri fratelli negli Stati Uniti possano convincere il presidente degli Stati Uniti che sta inviando i soldati e vuole fomentare una guerra, inventare una invasione, non va bene”.