Una passo avanti dell’Italia dopo il periodo terribile cominciato con l’eliminazione ai Mondiali proprio a San Siro, ma in fase d’attacco gli azzurri devono imparare a essere piu’ concreti. E’ la conclusione di un soddisfatto Roberto Mancini nel posto Italia-Portogallo che vede i lusitani passare alle final four della Natioins League grazie al pari senza reti maturato al Meazza questa sera.
”Abbiamo fatto un’ottima partita, il primo tempo l’abbiamo stradominato, e’ normale poi avere un po’ di calo: ci manca il gol, e in questo sport non e’ un dettaglio… – dice il ct azzurro – Rispetto alla vittoria in Polonia e’ un passo avanti perche’ il Portogallo e’ superiore e noi abbiamo fatto una grande gara, contro i campioni d’Europa in carica”. Chiesa? ”Dovevamo cambiare piu’ spesso gioco”. Che sia stata una serata positiva per gli azzurri e’ la conclusione degli stessi protagonisti a partire da Giorgio Chellini secondo cui “stasera a tratti abbiamo giocato piu’ con il cuore che con la testa, esponendoci anche a qualche contropiede: dobbiamo crescere”. “Ci e’ mancato il gol? Quello non e’ un problema, verra’ – ha detto il difensore, oggi in campo per la sua partita n.100 con la maglia azzurra – Partita dopo partita cresceremo, conoscendosi sempre di piu’: dobbiamo farci trovare pronti per un grande europeo a giugno 2020”.
A Chiellini fa eco Alessandro Florenzi: ”Siamo davvero sulla buona strada, la squadra ha girato tutta insieme ma quel ritmo purtroppo non si poteva tenere per tutta la partita. Abbiamo girato pagina – aggiunge il giocatore della Roma – tornare qui non e’ stato semplice e ringraziamo il pubblico. Ci stiamo risollevando nella maniera giusta. Questa Nations League deve essere un punto di partenza”. Da parte sua Leonardo Bonucci, ritornato alla Juve dopo un anno nel Milan, replica ai fischi piovutigli addosso a san Siro: “La mamma degli imbecilli e’ sempre incinta. Ho la fiducia dei mei compagni di squadra, e questo mi basta”. Quanto alla nazionale, “ci abbiamo provato – ha concluso Bonucci – ci manca ancora un po’ di cattiveria sottoporta, in fase realizzativa”.