Dall’Osso lascia il M5s e passa a Forza Italia: “Mi sono sentito solo, umiliato”

Dall’Osso lascia il M5s e passa a Forza Italia: “Mi sono sentito solo, umiliato”
Matteo Dall'Osso
7 dicembre 2018

“Prima mi hanno usato, poi mi hanno preso in giro: non posso piu’ restare con i Cinquestelle. Lascio il gruppo M5S e aderisco a Forza Italia”. Lo annuncia il deputato pentastellato Matteo Dall’Osso, malato di Sla, che spiega: “Mi sono sentito solo, in parte tradito, umiliato. E mi sono sentito disabile. Mi hanno trattato male”. In commissione Bilancio “ho chiesto al gruppo M5s di firmare il mio emendamento” che potenziava il fondo per i disabili, “ma dai banchi del governo e’ stata data indicazione negativa, cosi’ ho deciso di proseguire grazie alla sottoscrizione di tutte le opposizioni”, racconta Dall’Osso.

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“A seguito del mio intervento e di un accorato appello, l’emendamento e’ stato accantonato con parere favorevole. Ma nella seduta di martedi’ 4 – evidenzia il parlamentare – quell’emendamento e’ stato bocciato. L’ho appreso dal verbale della seduta”. Motivo della bocciatura e’ la “mancanza di coperture economiche. Ma parliamo di 10 milioni di euro per tre anni, considerato che Roma da sola soffre una mancanza di 2 milioni solo per quest’anno a causa di permessi per falsi invalidi”, spiega. “Penso che Forza Italia, per i valori di liberta’ e solidarieta’ che promuove – ricordo il lavoro a tutela delle donne svolto da Mara Carfagna – e l’attenzione verso le categorie piu’ deboli quali i bambini orfani, possa garantire l’attenzione verso i disabili”, conclude Dall’Osso.

Il caso Dall’Osso scuote tutto il Movimento 5 Stelle. La notizia del passaggio del deputato bolognese dal gruppo M5S Camera a quello di Forza Italia coglie di sorpresa colleghi parlamentari e vertici pentastellati: stupore e rammarico sono i sentimenti che prevalgono in queste ore convulse. Dall’Osso ha puntato il dito contro gli ex colleghi, accusandoli di aver bocciato i suoi emendamenti pro-disabili alla legge di bilancio. E c’è già chi nei Cinquestelle parla di una penale di 100mila euro nei confronti di coloro che cambiano casacca, da versare in tempi brevi, dall’addio al gruppo.

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La linea dura rimbalza su molti siti di informazione. Forza Italia fa quadrato attorno alla sua new entry. “Basta bullismo contro Dall’Osso”, tuona la presidente dei deputati azzurri Mariastella Gelmini. Mauro D’Attis promuove addirittura una raccolta fondi per l’ex esponente grillino affetto da Sla. E così nel primo pomeriggio arriva la ‘frenata’ dei pentastellati. Interpellato nei pressi del Mise sulla possibile penale ai danni di Dall’Osso, Luigi Di Maio non esclude l’ipotesi ma spiega: “Voglio capire prima cosa è successo, conosco Matteo e Forza Italia è la cosa più lontana da lui. Prima di tutto voglio capire cosa è successo, poi ribadiamo e chiariamo tutto il resto”.

Il capogruppo grillino a Montecitorio Francesco D’Uva precisa che “nessuno ha mai chiesto la penale a Dall’Osso” e si dice “umanamente dispiaciuto per la decisione di Matteo” perché “vederlo sul palco di Forza Italia mi ha colpito profondamente”. “Adesso però basta strumentalizzazioni. Incrementiamo il Fondo per il diritto al lavoro dei disabili di 10 milioni per l’anno 2019”, insiste D’Uva. Sul caso interviene anche il presidente della Camera Roberto Fico, il quale, parlando con i giornalisti a Napoli, non nasconde la sua sorpresa per la scelta di Dall’Osso. “Ieri – spiega Fico – ho ricevuto come presidente della Camera la lettera di Matteo Dall’Osso e non so cosa sia successo, non ho ancora parlato con Matteo”. A chi gli chiede se Dall’Osso sarà multato dal Movimento, Fico risponde: “Non mi sembra che sia l’ordine del giorno nelle discussioni fatte e non mi sembra che nessuno l’abbia detto”.

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