Due militari israeliani sono stati uccisi e altri sono feriti, uno gravemente, in seguito a un attacco a mano armata in uno degli insediamenti della Cisgiordania. Lo riferisce l’esercito israeliano spiegando che “un palestinese ha aperto il fuoco alla fermata dell’autobus uccidendo due israeliani, ferendone altri, uno gravemente, alla stazione di Asaf a nord di Gerusalemme”.
Israele ha inviato rinforzi e ha circondato Ramallah, sede dell’autorità palestinese, dopo gli attacchi, rivendicati da Hamas, contro i militari israeliani. Ricordiamo che Ḥamās, acronimo di Ḥarakat al-Muqāwama al-Islāmiyya è un’organizzazione palestinese di carattere politico e paramilitare considerata ufficialmente organizzazione terroristica da alcune nazioni nel mondo. “I terroristi sono fuggiti su un’auto verso Ramallah e tutte le entrate e le uscite sono circondate”, ha dichiarato il portavoce dell’esercito israeliano Jonathan Conricus. “Abbiamo dispiegato più battaglioni di fanteria supplementare in Cisgiordania per condurre operazioni difensive e offensive”. Conricus ha aggiunto che e’ stata rafforzata la presenza in Cisgiordania con alcuni battaglioni di fanteria sia per contribuire alla caccia degli attentatori sia per accrescere la sicurezza degli abitanti. A questo punto, l’esercito israeliano ha disposto una serie di posti di blocco ed ha sigillato gli ingressi a Ramallah, capitale amministrativa della Cisgiordania.
”Noi respingiamo la violenza e la condanniamo, nella convinzione che entrambe le parti ne paghino il prezzo”, ha affermato il presidente dell’Anp, Abu Mazen, poco dopo che due soldati israeliani erano stati uccisi in Cisgiordania in un attacco armato. In precedenza, sempre in Cisgiordania, due palestinesi ricercati per attivita’ terroristiche erano stati uccisi dall’esercito israeliano in due episodi separati. ”Il clima creato dalla pratica delle continue incursioni (israeliane) nelle nostre citta’, l’incitamento contro il Presidente e l’assenza di un orizzonte di pace sono gli elementi che hanno condotto a questa nuova ondata di violenza”, ha proseguito il presidente palestinese. ”La nostra politica costante – ha aggiunto – consiste nel respingere la violenza, e nella opposizione alle incursioni e al terrorismo dei coloni. L’incitamento deve cessare, e non creare un’atmosfera che contribuisce ad aggravare la situazione”.
In questo clima di tensione, un palestinese e’ stato colpito a morte dal fuoco di soldati israeliani mentre si trovava al volante della propria automobile nella zona industriale di el-Bireh, presso Ramallah (Cisgiordania). Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa secondo cui la sua identita’ non e’ stata ancora accertata perche’ i militari impediscono alla Mezzaluna Rossa di raggiungere il luogo dell’incidente. In precedenza il portavoce militare israeliano ha affermato che quel palestinese aveva cercato di travolgere un soldato con il proprio automezzo, ferendolo in modo giudicato adesso non grave.