Lezioni di Islam e arabo alle elementari, è polemica

Lezioni di Islam e arabo alle elementari, è polemica
9 gennaio 2019

A lezione, di domenica, di arabo e Islam, nella stessa scuola, le elementari di via Montalcini a San Felice sul Panaro (Modena), dove durante il resto della settimana si insegnano le materie piu’ ‘classiche’. La decisione e’ stata presa dal consiglio di istituto della scuola, che ha dato il via libera all’associazione ‘La Pace’ (composta da immigrati del Nordafrica) di occuparsi delle lezioni, che sono aperte a tutti gli alunni che desiderino partecipare, ma in modo particolare ai duecento bambini circa, tra i 6 ed i 14 anni, le cui famiglie provengono da paesi nordafricani e arabi.

L’associazione ha spiegato ad alcuni genitori contrari all’iniziativa che le lezioni riguarderanno esclusivamente l’insegnamento dell’arabo e dell’Islam inteso come religione di pace. Non si tratta, hanno fatto sapere i membri de ‘La Pace’, di un ‘catechismo’. Le rimostranze dei genitori hanno riguardato soprattutto il fatto che a ‘La Pace’ verranno consegnate le chiavi della scuola. Il via del progetto e’ previsto per domenica prossima (e si ripetera’ nelle altre domeniche dalle 9 alle 12.30). Per partecipare le famiglie dei bambini sono chiamate a versare dieci euro mensili. In attesa che le lezioni comincino, la vicenda e’ gia’ diventata politica, a seguito delle proteste degli esponenti di Forza Italia e Fratelli d’Italia.

“Una decisione che calpesta ogni concetto di integrazione e di sana accoglienza. A chi viene ospitato nel nostro Paese dobbiamo insegnare la lingua, la religione e le tradizioni italiane: non il contrario”, afferma Andrea Galli, capogruppo in Regione di Fi. Aggiunge Ylenja Lucaselli, deputata di Fratelli d’Italia: “Un’iniziativa inaccettabile che contribuisce a creare ghetti. L’insegnamento della religione cattolica a scuola, nel nostro Paese, e’ frutto di un concordato tra Stato e Chiesa. Portare l’Islam nelle aule, per quanto in un progetto singolo, e’ un precedente assolutamente inopportuno”. “Abbiamo presentato una interrogazione parlamentare al ministro della Istruzione Marco Bussetti e chiediamo l’immediata sospensione di questa folle iniziativa”, annuncia il vicepresidente dei deputati di Fratelli d’Italia Tommaso Foti.

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