Diciotti, sì del Tribunale dei ministri a procedere contro Salvini. Il ministro: “Ora parola al Senato ma io non mollo”

24 gennaio 2019

Il tribunale dei ministri di Catania, contraddicendo la richiesta motivata di archiviazione della Procura della Repubblica del capoluogo etneo, ha richiesto l`autorizzazione a procedere in giudizio nei confronti del ministro dell`Interno Salvini per il caso Diciotti. La Procura di Catania all’inizio dello scorso novembre aveva formulato la richiesta di archiviazione nei confronti di Matteo Salvini per la vicenda della nave Diciotti. Il 20 agosto scorso la nave Diciotti, pattugliatore della Guardia costiera italiana, con a bordo 177 migranti tratti in salvo il 16 agosto al largo di Lampedusa, arrivò nel porto di Catania rimanendo per una settimana ormeggiata.

Leggi anche:
Il mandato d'arresto contro Netanyahu divide l'Europa e l'Italia

I pm etnei avevano motivato la richiesta di archiviazione argomentando che il ritardo nello sbarco dei 192 migranti a bordo fu “giustificato dalla scelta politica, non sindacabile dal giudice penale per la separazione dei poteri, di chiedere in sede Europea la distribuzione dei migranti in un caso in cui, secondo la convenzione Sar internazionale sarebbe spettato a Malta indicare il porto sicuro”. Immediata la replica del ministro dell’Interno. “Ci riprovano, torno ad essere indagato per sequestro di persona e di minori, con una pena prevista da 3 a 15 anni – dice Matteo Salvini -. Manco fossi uno spacciatore o uno stupratore. Ora la parola passa al Senato e ai senatori che dovranno dire si o no, libero o innocente, a processo o no. Ma lo dico fin da ora, io non cambio di un centimetro la mia posizione”. Il leader leghista incalza. “Riunione il 7 dicembre e comunicazione il 24 gennaio”, e poi applausi verso la telecamera. “In un’azienda qualunque qualcuno dovrebbe dare le dimissioni” puntella Salvini. Il ministro, in sostanza, viene accusato di “aver abusato dei suoi poteri”. “I giudici facciano i giudici, i ministri fanno i ministri ed esercitano i loro poteri”, conclude Salvini.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti