L’etilometro di Toninelli è un fiasco

L’etilometro di Toninelli è un fiasco
Danilo Toninelli
26 gennaio 2019

Mancano attrezzature e personale, e per poter essere utilizzati a norma, viaggiano in migliaia all’interno di Tir da Roma a Milano per poi ritornare nella Capitale. Oltre mille chilometri, in pratica, per essere tarati e vidimati in quanto i laboratori romani non funzionano da oltre due anni. Con l’aggravante che per espletare questo folle iter, passa anche sei mesi di tempo. E cosi polizie locali e stradale si ritrovano a volte senza un etilometro da poter usare per i controlli di routine.

Sì, parliamo di etilometro. Uno strumento indispensabile per accertare lo stato di ebbrezza di chi si mette alla guida. In altre parole, parliamo di vite umane e sicurezza stradale legate alla schizofrenia della burocrazia che da oltre due anni non è capace di reperire quattro banchi prova e cinque tecnici per poter riavviare il processo di tarature degli etilometri. E allo stesso tempo, il governo manda gli spot pubblicitari sulla sicurezza stradale. Sull’importante questione, due senatori 5 stelle, Agostino Santillo e Sabrina Ricciardi, hanno presentato un’interrogazione al compagno di partito, nonché ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli. Nell’atto parlamentare, i due pentastellati parlano di “anomalie” di alcuni etilometri, mettendone in dubbio la loro attendibilità. Scientificamente a inficiare il risultato di questi indispensabili strumenti, affermano i due parlamentari nell’interrogazione, “sono riconosciuti elementi quali presenza di sostanze volatili nel cavo orale (come i collutori), il reflusso gastro-esofageo e l’insufficiente collaborazione da parte di chi soffia.

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Ma il principale elemento di potenziale inattendibilità, sottolineano, “è che l’apparecchio misura la concentrazione di alcol nell’aria espirata, mentre per legge conta quella nel sangue. Quest’ultima è ottenuta dall’etilometro, applicando un fattore di conversione fisso determinato su una media di persone. Chi è fuori media potrebbe risultare in regola anche se è ebbro o punibile anche se ha nel sangue alcol nei limiti”. Gli agenti di polizia, dunque, secondo Santillo e Ricciardi, dovrebbero sempre annotare i particolari utili al giudice per valutare l’accaduto, indipendentemente dal risultato del test. Agli agenti – concludono – è richiesta cautela anche perché le potenziali contestazioni sull’attendibilità degli etilometri riguardano pure la verifica della regolarità degli apparecchi, che compete a loro e può farli finire indagati”. A questo punto, i due senatori chiedono al ministro dei Trasporti se “sia a conoscenza dei fatti esposti”.

La risposta scritta di Toninelli arriva lo scorso 11 gennaio, con una chiarezza che lascia stupefatti. “Il laboratorio di prova di etilometria del Centro superiore ricerche prove autoveicoli e dispositivi (Csrpad) di questo Ministero dal novembre 2016 è fermo per inefficienza di quattro banchi di prova in dotazione, risalenti all’anno 2008”, dice il ministro. In altri termini, “l’inefficienza è dovuta a difficoltà di tipo tecnico e amministrativo nel rapporto contrattuale con il produttore e fornitore dei banchi…”. E così, il ministero, “nelle more dell’espletamento di una procedura di acquisizione di nuovi banchi di prova per il Csrpad, le prove richieste dai proprietari degli etilometri sono svolte a Milano con i banchi prova di cui è dotato il laboratorio di etilometria del Centro prove autoveicoli (Cpa) di Milano, i soli ad oggi funzionanti ed efficienti, del tutto identici ai banchi del laboratorio di Roma”. Da qui le migliaia di chilometri di migliaia di etilometri per essere messi a norma.

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Dice sempre Toninelli. “Più volte sollecitato a intervenire per la risoluzione delle problematiche, anche rappresentando la delicata situazione per i ritardi nel servizio reso e considerato la tempistica di trasferimento tra Milano e Roma degli etilometri, il fornitore ha reiteratamente posticipato sia la comunicazione di eventuali proposte di intervento tese alla risoluzione dei problemi sia la presentazione del relativo preventivo di spesa”. Intanto, “i competenti uffici del Ministero hanno attivato apposita convenzione con la società in house denominata Progettare sviluppo srl del Ministero dell’economia e delle finanze per reperire 5 unità di personale tecnico che dal nuovo anno saranno utilizzate per l’attività in questione”. E così mentre gli azzeccagarbugli dell’amministrazione continuano a far trascorrere mesi senza una reale soluzione, per le strade si continua a morire anche per effetto dell’alcol. E l’etilometro, potrebbe essere un deterrente.

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