L’introduzione di ‘quota 100′ dal prossimo agosto “ha un forte impatto sulle amministrazioni comunali, dove l’eta’ media e’ piu’ elevata, soprattutto nelle posizioni apicali. Abbiamo stimato in circa 50.000 dipendenti la platea dei probabili aventi diritto”. Lo dicono i rappresentanti dell’Anci davanti alla commissione Lavoro del Senato.
“La nostra stima ovviamente e’ fatta sui dati delle classi di eta’, ma non sull’anzianita’ contributiva” aggiungono evidenziando che “la previsione di un preavviso di 6 mesi e’ depotenziata dai periodi di ferie residue accumulate, soprattutto per dirigenti e apicali, ferie che, stante il divieto di monetizzazione, obbligano i dipendenti ad una cessazione anticipata del rapporto di servizio”. Per l’associazione dei Comuni, che chiedono modifiche del testo all’esame del Parlamento, “si rischia un esodo anticipato e massiccio di personale, soprattutto dirigenziale, che si e’ nell’impossibilita’ di sostituire” poiche’ si “possono effettuare le sostituzioni del personale cessato, solo l’anno successivo a quello in cui si verifica tale cessazione, in ogni caso dopo l’approvazione del bilancio di previsione e di numerosi adempimenti preliminari”.