Diciotti, memoria Salvini in Giunta per le immunità. Allegati testi di Conte e Di Maio

Diciotti, memoria Salvini in Giunta per le immunità. Allegati testi di Conte e Di Maio
Danilo Toninelli, Matteo Salvini, Giuseppe Conte e Luigi Di Maio
7 febbraio 2019

Il Ministro dell`Interno, Matteo Salvini, ha presentato in Giunta per le immunità del Senato la sua memoria sul caso della nave Diciotti. Insieme alla sua memoria, in allegato, anche due documenti firmati rispettivamente dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e l`altro dal vicepremier Luigi Di Maio e dal ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli. Si tratta, spiegano fonti vicine al leader della Lega, di una memoria esclusivamente `tecnica`, non `politica`. È tecnica, sottolineano, perché “tale è il giudizio che la Giunta deve dare sul caso Diciotti”. “La memoria, che non entra nel merito della sussistenza o meno del reato di sequestro – aggiungono le stesse fonti – non contiene, contrariamente a quanto scritto oggi da alcuni giornali, attacchi di sorta ai giudici”.

Dalla memoria presentata dal ministro, “emerge chiaramente come proprio sulla specifica vicenda `Diciotti` si è in presenza di una iniziativa del governo italiano coerente con la politica dello Stato sui flussi migratori, peraltro risultante anche dal Contratto di governo, che non può essere svilita come mera presa di posizione politica avulsa dal contesto generale delle strategie governative, specialmente in occasione di un salvataggio avvenuto solo per far fronte alle omissioni di Malta”. Un altro aspetto illustrato nella memoria riguarda l`ordine pubblico che, sottolineano fonti vicine a Matteo Salvini, il ministro dell`Interno “ha il dovere, prima ancora che il potere, di tutelare”. Nelle conclusioni del documento è scritto infatti che “non può infine sottacersi che l`azione attuativa dell`indirizzo governativo (risultante nel caso di specie dal punto 13 del Programma di Governo) già di per sé stessa costituisce perseguimento di un preminente interesse pubblico, peraltro rappresentato anche dalla salvaguardia dell`ordine e della sicurezza pubblica, che sarebbero messe a repentaglio da un indiscriminato accesso nel territorio dello Stato”.

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Questi stessi concetti, spiegano le fonti, “sono stati peraltro espressi anche dal Presidente del Consiglio nella sua informativa in Parlamento del 12 settembre 2018”. Nella memoria di Salvini si fa riferimento anche alla discussione politica e internazionale sulla questione della redistribuzione dei migranti tra i vari paesi europei rappresenta. Il tema, spiegano fonti vicine a Salvini, rappresenta il punto di partenza e di arrivo di ogni atto compiuto dal ministro dell’Interno in accordo con gli altri componenti del governo. “Sin dal 14.07.2018 – si legge ancora nella memoria – il Governo Italiano ha indirizzato una missiva, a firma del Presidente del Consiglio, ai vertici dell`Unione Europea, richiamando gli esiti del Consiglio Europeo del 28.06.2018, in modo da definire le modalità di redistribuzione dei migranti. Missiva nella quale il Presidente del Consiglio ha manifestato la volontà del Governo di richiedere l`adeguamento immediato del piano EUNAVFOR MED-SOFIA in relazione al porto di sbarco che non può essere solo italiano”.

In questa logica, aggiungono le stesse fonti, la memoria ripercorre anche altri atti del governo come la “nota verbale” del 19.08.2018, n. 6707, della Rappresentanza Permanente d`Italia presso l`Unione Europea per capire che non si era in presenza di una mera personale iniziativa politica del Ministro, bensì di una iniziativa dello Stato Italiano (Governo) conforme a una precedente prassi che si è consolidata a livello di consuetudine. Si afferma infatti che “in precedenti occasioni è stato possibile realizzare una ripartizione tra Paesi dell`Unione Europea dell`accoglienza delle persone soccorse in mare. L`Italia è convinta che l`attuale emergenza della nave ‘Diciotti’ debba necessariamente essere affrontata con il medesimo approccio, in linea con i principi di solidarietà e di condivisione tra i Paesi dell`Unione Europea concordati all`ultimo Consiglio Europeo in materia di gestione dei flussi migratori. Al fine di dare concreta attuazione a tale approccio e alle conclusioni dell`ultimo Consiglio Europeo, il Governo italiano ritiene indispensabile che la Commissione Europea assuma l`iniziativa per individuare un gruppo di partner europei disponibili ad accogliere le persone salvate dalla nave della Guardia Costiera italiana. Soltanto un`azione decisa da parte delle istituzioni europee, che l`Italia è naturalmente pronta a sostenere, potrà consentire di superare le attuali difficoltà che impediscono l`individuazione di un porto di sbarco delle persone soccorse dalla nave ‘Diciotti'”.

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