Piu’ che combinata – se alla Fis decideranno di tenerla ancora in vita – dovrebbero chiamarla slalomata. E’ infatti sempre piu’ evidente come in questa disciplina – che somma un gara di discesa a una manche di slalom – sono sempre piu’ favoriti gli specialisti delle porte strette. Cosi’ nella combinata iridata ad Aare tutto il podio e’ stato occupato da slalomisti puri momentaneamente prestati all’alta velocita’. Niente da fare, dunque, per Dominik Paris – ottimo primo dopo la discesa – e neppure per Christof Innerhofer che era brillante quarto, ma e’ finito fuori nello slalom, cercando di districarsi il piu’ velocemente possibile tra la selva di paletti. L’oro e’ cosi” andato al francese Alexis Pinturault – 27 anni e 21 vittorie in Coppa del mondo, con ben sette successi di Coppa in questa disciplina – in 1’47″71.
Argento allo sloveno Stefan Hadalin (1’47″95) e bronzo all’austriaco Marco Schwarz (1’47″95). E a fine gara i due azzurri – gia’ critici con la Fis dopo la decisione di non spostare la discesa sabato scorso, nonostante il tempo inclemente – se la prendono con la federazione internazionale, colpevole di usare due pesi e due misure in una disciplina, tra l’altro, ai titoli di coda. “La pista era terribile, davvero molto male. E’ la terza volta di fila ai Mondiali che in slalom troviamo condizioni cosi’. Vince sempre chi parte per primo, e’ andata bene a Pinturault, perche’ scia benissimo, ma ha fatto fatica anche lui. Prima una discesa baby, poi uno slalom in condizioni cosi’: e’ molto difficile essere competitivo”, si lamenta Paris. “L’ho detto gia’ prima della gara, mi hanno risposto che la pista avrebbe tenuto bene, ma non e’ stato cosi'”, aggiunge l’iridato di SuperG a cui da man forte il suo compagno Innerhofer: “Lo slalom di una combinata potrebbe tracciarlo uno neutrale, oggi l’allenatore francese ha disegnato un tracciato con angoli e passaggi stretti”.
Cosi’ alla fine il miglior azzurro e’ stato Riccardo Tonetti, ma solo quarto ai piedi del podio. Fuori Innerhofer per un errore, Paris le ha tentate tutte: aveva un 1″52 di vantaggio su Pinturault, che aveva chiuso solo 24/o la discesa. Ma e’ stato tutto inutile, anzi impossibile. Cosi’ Dominik ha chiuso 9/o in 1’49″22. Molto piu’ indietro Mattia Casse, in 1’50″57, che pure era stato eccellente sesto nella discesa. La prova di slalom ha cosi’ deciso piu’ che mai tutto, anche se e’ stata su una pista breve, di neppure 40″, e non particolarmente difficile, ma con tracciato del tecnico francese di Pinturault. Nella parte finale il fondo – nonostante acqua e sale – ha presto ceduto e dopo i primi passaggi si sono formati profondi solchi, danneggiando cosi’ quelli che erano stati i migliori nella prova di discesa e dunque gli ultimi a partire. I primi al via dello slalom – e cioe’ i piu’ lenti in discesa – sono stati cosi’ nettamente avvantaggiati. Pinturault, tanto per capirci, era stato 24/o in discesa, Hadalin addirittura 30/o e Marco Schwarz 21/o. Insomma, per Paris e gli altri uomini-jet, questa combinata era una missione impossibile e impossibile e’ rimasta. Domani tocca sara’ la volta della gara a squadre per nazioni: si tratta di uno slalom parallelo tra due uomini e due donne per ciascuna Nazionale. La gara venne introdotta ai Mondiali di Bormio, nel 2005. Gli atleti azzurri, pero’, sono sempre rimasti fuori dal podio. L’inizio della competizione e’ fissato per le 16.