Protesta contro Amazon, ecco l’app contestata dagli autisti in sciopero

Protesta contro Amazon, ecco l’app contestata dagli autisti in sciopero
26 febbraio 2019

Gli autisti di Amazon in Lombardia fermano le consegne e manifestano con un presidio sotto gli uffici della sede dell’azienda, in piazza XXV Aprile a Milano. Oggetto dello sciopero sono i turni di lavoro, definiti massacranti, e l’utilizzo di un software fornito da Amazon alle cooperative che svolgono il servizio di consegna. Questa app, denunciano i sindacati, non terrebbe conto di eventuali problemi nel trasporto o lungo la strada che potrebbero causare ritardi o mancate consegne.

L’APP CONTESTATA  Fornita ai trasportatori che possono scaricarla sul proprio dispositivo, l’app di gestione delle consegne di Amazon ha il compito di calcolare a inizio giornata il numero e l’ordine delle consegne da effettuare. Contattata dall’AGI, l’azienda spiega che l’algoritmo si basa su tre fattori: orario di lavoro, quantita’ di pacchi da consegnare e distanze da coprire. Tarato per garantire la fine delle consegne entro le nove ore del turno lavorativo, il software non e’ uno strumento obbligatorio: “Ci affidiamo a trasportatori locali perche’ conoscono il territorio, ogniqualvolta dovessero ritenere che la nostra app non e’ utile, possono scegliere autonomamente di non utilizzarla senza alcun obbligo da parte nostra”, fa sapere una portavoce dell’azienda, che aggiunge: “se un trasportatore non dovesse riuscire a consegnare un pacco, questo viene riportato al centro per un secondo tentativo il giorno dopo, senza alcuna ripercussione”.

A garanzia di cio’, Amazon dichiara di condurre continui audit per verificare che le condizioni di lavoro nelle societa’ terze siano conformi al Codice di condotta dei fornitori e che vengano garantiti compensi adeguati: “Quando in passato abbiamo riscontrato dei problemi, per esempio sul ritardo nel pagamento dei salari, abbiamo rescisso il contratto con la cooperativa e fatto in modo che i trasportatori che vi lavoravano venissero riassorbiti dalle altre cooperative con cui collaboriamo”.

I CARICHI DI LAVORO Quanto ai carichi di lavoro, in una nota si legge: “il numero di pacchi da consegnare e’ assegnato ai fornitori di servizi di consegna in maniera appropriata e si basa sulla densita’ dell’area in cui devono essere effettuate le consegne, sulle ore di lavoro, sulla distanza che devono percorrere. Amazon assegna le rotte ai fornitori di servizi di consegna che poi le assegnano ai loro autisti sulla base della loro disponibilita’”. Inoltre “circa il 90% degli autisti termina la propria giornata di lavoro prima delle 9 ore previste. Nel caso in cui venga richiesto straordinario, viene pagato il 30% in piu’ come previsto dal contratto nazionale Trasporti e Logistica”.

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