La bioeconomia, un’economia basata cioè sull’utilizzo sostenibile di risorse naturali rinnovabili e sulla loro trasformazione in beni e servizi, si sta rivelando un settore trainante sia dal punto di vista scientifico che economico. Ne è consapevole il Consiglio nazionale delle ricerche che sulla bioeconomia sta investendo molto, sia con la creazione di un istituto specifico sia rafforzando la collaborazione con partner stranieri. In quest’ottica si inserisce l’accordo di cooperazione tra il Consiglio nazionale delle ricerche e il Norwegian Institute of Bioeconomy Research (Nibio), firmato a Roma, nella sede del Cnr dal suo presidente Massimo Inguscio e dal direttore generale di Nibio Nils Vagstad.
Un accordo strategico come ha sottolineato il presidente del Cnr: “Questo accordo con l’Istituto norvegese di bioeconomia è esattamente nel solco di una collaborazione molto efficace che c’è tra Italia e Norvegia da molti decenni. I norvegesi sono partner di tanti progetti che facciamo con l’Europa ma, insieme a questi, abbiamo degli accordi bilaterali. Questo sulla bioeconomia – sottolinea il presidente del Cnr – è molto strategico perché va esattamente nella direzione di assicurarci che lo sviluppo sia verso un mondo sempre più sostenibile”.
“Stiamo per varare – annuncia Inguscio – un istituto di bioeconomia in modo da poter interloquire con i colleghi norvegesi e con tutto il mondo in modo strategico. Quindi noi, costruendo l’istituto di bioeconomia e firmando accordi come questo con i colleghi norvegesi, andiamo nella direzione di proiettare la ricerca italiana verso il futuro che ci verrà assicurato dalla ricerca europea e mondiale”.
A spiegare l’importanza dell’accordo per l’istituto norvegese è il direttore generale di Nibio, Nils Vagstad:
“Il principale scopo dell’accordo è di rafforzare la cooperazione scientifica tra Italia e Norvegia, in particolare tra il Cnr e il Nibio. Il nostro centro è particolarmente interessato a rafforzare la cooperazione internazionale, soprattutto tra il Nord e il Sud dell’Europa. In questo contesto l’accordo tra CNR e Nibio è molto importante per noi. Io spero che si riveli uno strumento efficace per condividere esperienze e conoscenze, utile a promuovere un nuovo tipo di economia sostenibile in Europa”.
La cooperazione tra i due enti riguarderà alcune aree specifiche: innovazione tecnologica e digitalizzazione della bioeconomia; valorizzazione delle filiere agroalimentari e forestali; uso sostenibile della biologia e della chimica nelle filiere agroindustriali; impatti e interazioni del cambiamento climatico con la bioeconomia.