Italia-Francia: Macron, nostro legame è indistruttibile. Mattarella visita Notre-Dame

3 maggio 2019

Il Presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, ha accolto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, davanti al castello di Amboise dove ha trascorso gli ultimi suoi 3 anni di vita Leonardo da Vinci, morto 500 anni fa. Mattarella e Macron dopo una stretta di mano e i saluti hanno passato in rassegna le truppe, poi il presidente francese ha mostrato al capo dello Stato il panorama che si gode dal castello. Mattarella e’ stato accompagnato dalla figlia Laura mentre Macron dalla moglie Brigitte.

Non bisogna dimenticare lo “spirito” che ha costruito l’Europa, ha sottolineato Macron nel corso dell’incontro avvenuto ad Amboise, nella Loira, con l’omologo italiano, Sergio Mattarella, per le celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Leonardo Da Vinci. Il titolare dell’Eliseo ha ricordato che l’Europa e’ fatta prima di tutto di “valori , di cultura, di destini incrociati”. “Voglio che i geni di oggi e di domani possano continuare ad avere i destini di un Leonardo”, ha aggiunto Macron. “Il legame tra i nostri due Paesi e i nostri cittadini e’ indistruttibile. E’ molto piu’ forte e piu’ profondo di quanto non lo sia tra noi al nostro livello”, ha detto poi il presidente francese in merito ai rapporti tra Francia e Italia. “Sono molto contento di ricevere il presidente Mattarella ed onorare con lui la memoria di Leonardo da Vinci, questo legame che coloro che hanno saputo inventare, fare e dirigere hanno creato fra i nostri due paesi nel Rinascimento”, ha poi dichiarato Macron.

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“Presidente, avete fatto pace?”. Al fianco di Emmanuel Macron, con lo sguardo ancora immerso nella visita alla casa in cui Leonardo da Vinci mori’ esattamente 500 anni fa, ad Amboise, Sergio Mattarella sorride: “Non ce n’e’ bisogno, i legami sono talmente forti, profondi, che non ce n’era bisogno”. Macron suggella: “L’amicizia tra Francia e Italia e’ indistruttibile”. Mesi di gelo, il richiamo dell’ambasciatore di Francia a Roma, le battute e le incomprensioni, tutto fa parte ormai del passato. Come ha sottolineato Macron oggi davanti al Clos Luce’, il castello che Francesco I aveva assegnato a Leonardo, con vista sulla Loira, questo legame indissolubile “e’ molto piu’ forte e profondo di quanto non lo sia tra di noi, al nostro livello”. L’Eliseo ha voluto cosi’ sgomberare il campo da ogni possibile incomprensione o disaccordo, passato e futuro: “E’ un’amicizia a prova di qualsiasi cosa”, ha fatto eco Mattarella.

Prima ancora di recarsi sulla tomba di Leonardo, il primo omaggio del presidente Mattarella era stato in mattinata alla cattedrale di Notre-Dame devastata dalle fiamme il 15 aprile scorso: “Sono qui per testimoniare l’amicizia tra Italia e Francia”, ha detto Sergio Mattarella visitando la cattedrale di Notre-Dame, primo capo di Stato a fare un sopralluogo dopo l’incendio del 15 aprile. Il presidente della Repubblica dopo aver ascoltato il racconto del capo del cantiere che gli ha spiegato come si sia svolto l’intervento dei Vigili del fuoco, ha affermato che “l’Europarlamento deve essere loro riconoscente”. Mattarella si e’ affacciato all’ingresso principale di Notre-Dame ed ha potuto cosi’ vedere lo squarcio che si e’ aperto nel tetto e i primi lavori di messa in sicurezza in vista della ricostruzione.

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“Per me, come per tutti quelli che sono stati piu’ volte a Notre-Dame”, quelle dell’incendio alla cattedrale sono state “ore di grande preoccupazione e coinvolgimento affettivo”, ha detto il capo dello Stato. “Sapere che e’ stata salvata dai vigili del fuoco provoca grande riconoscenza nei loro confronti”, ha sottolineato, dopo aver ascoltato le spiegazioni del capo cantiere della ricostruzione che ha raccontato come “la Cattedrale sia stata salvata dalla decisione coraggiosa dei Vigili di rimanere al loro posto”. Mattarella ha poi sottolineato che “tutti i principali avvenimenti di Francia dal 1200 in poi sono passati da qui. E la cattedrale di Notre-Dame rispecchia tanta parte della storia e della civilta’ d’Europa”. “Questo – ha aggiunto – spiega perche’ in Italia le ore dell’incendio sono state seguite con angoscia e con affetto, abbiamo passato ore a seguire l’incendio in televisione, perche’ tra l’altro, Francia e Italia condividono una grande sensibilita’ per il patrimonio culturale”.

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