Sei persone sono morte in un attacco a una chiesa cattolica in Burkina faso. Le vittime del commando di uomini armati che hanno fatto irruzione nella chiesa sono un prete e sei fedeli. E’ il primo attacco jihadista a una chiesa cattolica nel Paese dell’Africa occidentale, che dal 2015 e’ nel mirino della violenza jihadista. E’ accaduto a Dablo, una localita’ nella provincia di Sanmatenga, nel nord del Burkina Faso, vicino la regione del Sahel. Il commando ha anche bruciato la struttura, alcuni negozi e un piccolo caffe’ prima di dirigersi verso il vicino centro sanitario, saccheggiarlo e dare alle fiamme l’auto delle suore.
Secondo il sindaco, Ousmane Zongo, intorno alle 9 di stamane, durante la messa, un commando armato composto da venti/trenta persone ha fatto irruzione nel tempio e ha cominciato a sparare mentre i fedeli cercavano di mettersi al riparo. Ma qualcuno non ce l’ha fatta, e’ stato catturato e il commando ha ucciso sei persone. “Ora c’e’ un’atmosfera di panico in citta’: la gente e’ rintanata nelle case, non fa nulla. I negozi sono chiusi, e’ praticamente una citta’ fantasma”, ha aggiunto Zongo. Intanto da Barsalogho, circa 45 chilometri a sud di Dablo, sono stati inviati rinforzi, per setacciare l’area a caccia dei terroristi. E’ stato il secondo attacco a una chiesa cristiana nelle ultime due settimane: lo scorso 28 aprile era stata presa di mira una chiesa protestante. E segue di appena di giorni il blitz delle forze speciali francesi che hanno liberato quattro ostaggi, con un raid notturno costato la vita a due ‘teste di cuoio.
L’ascesa del terrorismo in Burkina Faso e’ iniziata nell’aprile 2015, quando membri di un gruppo affiliato ad Al Qaeda rapirono una guardia di sicurezza rumena in una miniera di manganese di Tambao, nel nord del Paese; e non fu mai ritrovato. Da allora, il numero di attacchi e’ cresciuto in maniera esponenziale: ad operare sono un gruppo locale, Ansarul Islam; una coalizione jihadista del Sahel, il Gruppo di sostegno all’Islam e ai musulmani e lo Stato islamico nel Grande Sahara. La regione piu’ colpita e’ il Sahel, che si trova nel nord e confina con il Mali e il Niger; tuttavia dall’estate 2018 e’ peggiorata anche la situazione nell’est del paese. Il Burkina Faso e’ uno dei cinque paesi che compongono il G5 del Sahel, insieme a Mali, Mauritania, Niger e Ciad, un gruppo che combatte il terrorismo jihadista nella regione.