Lo spread ai massimi da dicembre “agita” il governo. Conte e Tria rassicurano

Lo spread ai massimi da dicembre “agita” il governo. Conte e Tria rassicurano
16 maggio 2019

Lo spread Btp-Bund agita le acque decisamente gia’ mosse della maggioranza di governo M5s-Lega. Il differenziale tra i buoni del Tesoro italiani e quelli tedeschi chiude sotto la soglia dei 290 punti base dopo aver toccato i massimi da dicembre a quota 291,7, in risalita, secondo gli analisti, in seguito alle dichiarazioni di ieri di Matteo Salvini che aveva evocato lo sforamento del 3% nel rapporto deficit/Pil, attirandosi le critiche di Luigi Di Maio che lo aveva definito “irresponsabile”. Nel governo, cercano di rassicurare Giuseppe Conte e Giovanni Tria, riconducendo la tensione sui titoli di Stato alle fibrillazioni conseguenti alla competizione elettorale in vista delle europee del 26 maggio. Mentre Matteo Salvini e Luigi Di Maio, pur dicendo entrambi di non essere preoccupati, tentano di differenziarsi a vicenda.

Dopo i nuovi picchi di spread, si e’ creato dunque una sorta di cordone sanitario tra i palazzi della politica per spegnere l’incendio. Conte ha affermato di confidare che tutto si riconduce bei giusti binari, mentre il ministro dell’economia ritiene ingiustificato il nervosismo dei mercati. Nessun commento ovviamente dal Quirinale, a maggior ragione durante la campagna elettorale, ma il presidente segue da giorni con attenzione l’andamento dei titoli di stato e si informa sullo stato dei conti pubblici e sulle possibili ripercussioni delle fibrillazioni dei mercati sull’economia reale. Da tempo e’ consapevole che siamo di fronte a un classico nervosismo preelettorale da parte dei partiti, ma anche del fatto che, una volta depositate le polveri, si dovra’ mettere la testa alla costruzione della manovra economica 2020. Una manovra che dovrebbe avere paletti ben precisi ma che ancora non sembra essere all’attenzione delle forze di maggioranza.

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Pur senza mai entrare nel dibattito pubblico, ieri il capo dello Stato, in un messaggio all’assemblea di Rete imprese Italia, ha nuovamente sottolineato che “in una fase di congiuntura economica debole, anche sul fronte della domanda interna, e’ necessario uno sforzo collettivo con misure appropriate per rilanciare la fiducia di famiglie e imprese, gli investimenti, l’innovazione, i finanziamenti all’economia reale e l’occupazione”. Matteo Salvini e’ invece tornato oggi sul tema dei conti pubblici: “Il diritto al lavoro alla vita, alla salute vengono prima di tutto. E alcune regole europee vanno evidentemente riviste perche’ stiamo lasciando un continente disoccupato e affamato, quindi, con tutto il rispetto per lo spread, prima viene il lavoro, prima vengono gli italiani”, aggiunge.

“Piu’ che lo spread mi interessano i cittadini italiani, le famiglie italiane, gli aiuti alle famiglie”, premette Di Maio. Il quale, pero’ aggiunge: “E’ chiaro che ci vuole responsabilita’: quello che interessa ai cittadini e’ garantire stabilita’, andare avanti ed evitare tensioni sociali e finanziarie. Ogni giorno sento dalla Lega minacce di far cadere il governo: per me questo governo deve andare avanti, dobbiamo continuare per cambiare un Paese, sia in Italia che in Europa”. “In queste ore sento che ci sono tante fibrillazioni per lo spread e per le dichiarazioni fatte dal leader della Lega sul 3% – puntualizza poi Di Maio – Io voglio far aumentare il salario degli italiani con la legge del salario minimo orario, non lo spread”.

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Piu’ prudenti il premier Conte e il ministro Tria. “Al presidente del Consiglio, massima responsabilita’ di governo, non fa affatto piacere che lo spread salga. C’e’ evidentemente qualche segnale di agitazione dei mercati”, ammette. “Lo ricollego alla competizione elettorale perche’ tutti i partiti stanno rimarcando il loro spazio politico – ci sono anche dichiarazioni molto forti – per raggiungere dei successi. Ma confido che tutto verra’ ricondotto nei giusti binari, che sono i fondamentali della nostra economia, il giorno dopo le elezioni”. “Quello che posso fare come presidente del Consiglio e’ mandare un messaggio a tutti i mercati e a tutti gli investitori istituzionali e non, a tutte le istituzioni finanziarie, che non c’e’ assolutamente nulla di cui preoccuparsi – avverte – Questo governo andra’ avanti con un programma molto ambizioso, e’ chiaro a tutti, anche alle forze politiche di governo, che c’e’ un programma riformatore da portare avanti per le urgenze degli italiani, non possiamo deludere le loro aspettative. Realizzeremo questo programma tenendo i conti in ordine”, sottolinea.

“Il nervosismo dei mercati, che si legge nelle oscillazioni dello spread, e’ ingiustificato ma comprensibile alla vigilia di queste importanti elezioni europee”, commenta Tria. ‘Ingiustificato – spiega – perche’ gli obiettivi di finanza pubblica del governo sono quelli proposti dal governo stesso e approvati dal parlamento con il Documento di economia e finanza”. “Spero che le vicende politiche italiane non siano condizionate dallo spread. Mi auguro che questa campagna elettorale finisca presto e che si arrivi subito a dopo il 26 maggio in modo che le cose siano piu’ chiare. Lo dico anche per quelli che tirano su lo spread…”, sostiene, dal canto suo, il sottosegretario leghista alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti. Mentre le opposizioni attaccano. “Frasi stupide come quelle del vicepremier Salvini sullo sforamento del 3% fanno solo schizzare lo spread e aumentare i mutui”, afferma il segretario del Pd Nicola Zingaretti. “Secondo il premier Conte il rialzo dello spread e’ dovuto alla campagna elettorale – argomenta la vice presidente della Camera, Mara Carfagna, di Forza Italia -. Peccato che il costo degli ‘sbraiti’ di Di Maio e Salvini si stimi in circa 2 miliardi di euro (4 miliardi su base annua). E’ come se i due vicepremier, con le loro parole al vento, avessero rimesso l’Imu sulla prima casa”.

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