Pamela Villoresi, da poco insediata alla direzione del Teatro Biondo di Palermo, ha presentato stamani la nuova stagione teatrale. Una stagione ricca di eventi, con 34 spettacoli (13 in più della scorsa stagione) distribuiti nella Sala Grande, nella Sala Strehler e al Teatro Montevergini, che sarà riaperto al pubblico. Grandi nomi del teatro nazionale – da Gabriele Lavia a Glauco Mauri, da Elisabetta Pozzi a Franco Branciaroli, da Mariano Rigillo a Maddalena Crippa, da Emma Dante a Vincenzo Pirrotta, da Mascia Musy a Davide Enia – e della scena internazionale – da Jan Fabre a Shantala Shivalingappa, interprete di Pina Bausch. Alla grande coreografa tedesca, scomparsa dieci anni fa, il Biondo dedicherà un articolato progetto in collaborazione con il Teatro Massimo, che prevede una mostra, la proiezione di un film inedito su Palermo Palermo e un laboratorio finalizzato alla riproposta dello spettacolo, realizzato trent’anni fa per la città di Palermo, che sarà interpretato anche da danzatori siciliani, dopo un training coordinato dai maestri della compagnia del Tanztheater Wuppertal.
Significativamente intitolata Traghetti, la prima stagione diretta da Pamela Villoresi, che immagina il Biondo come un “Teatro delle Culture”, vuole trasmettere il senso del viaggio, del traghettamento tra epoche e generazioni diverse, di un dinamismo che riflette lo spirito della nostra epoca: “Umanità in movimento – afferma Villoresi – per fame, per paura, verso la pace, la dignità; per sapere, per conoscere, per crescere, per non morire. Le culture come veicoli, strumenti, motori, ponti: traghetti. Noi partiamo da Palermo, noi approdiamo a Palermo”. Tra gli eventi più spettacolari della nuova stagione, in occasione dei 500 anni dalla morte, il Biondo proporrà Leonardo della compagnia NoGravity di Emiliano Pellisari, che darà forma agli straordinari progetti dell’artista italiano, un mix di danza, illusionismo e acrobazia che rievoca le fantasticherie del teatro rinascimentale. Tra le proposte internazionali, arriva a Palermo per la prima volta il poliedrico e discusso artista fiammingo Jan Fabre, con lo spettacolo autobiografico The Night Writer, affidato alla straordinaria interpretazione di Lino Musella, mentre Shantala Shivalinguppa interpreterà Swayambhu. Apprezzata interprete di kuchipudi, danza indiana classica, nervosa e raffinata nei suoi cambi di ritmo, Shantala riesce a creare spettacoli originali, facendo dialogare tradizione e modernità. Nella sua danza nei quali si intravedono le molteplici influenze di cui è intessuto il proprio percorso artistico: da Maurice Béjart a Bartabas, da Peter Brook a Pina Bausch.
Tra le produzioni del Biondo, hanno una particolare valenza sociale Bengala a Palermo e Non tacere. Il primo è un progetto di Daniela Morelli affidato alla regia di Marco Carniti, che coinvolgerà la vasta comunità indiana della città. Laboratori, incontri, interviste, racconti, documentati dagli allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia, confluiranno in uno spettacolo basato sulle storie degli indiani a Palermo, sulla loro cultura e sui rapporti con la città. Non tacere è una trilogia sul femminicidio dedicata a Pippa Bacca, Ilaria Alpi e Palmina Martinelli, scritta da Aldo Nove e diretta da Carla Chiarelli. Tre modi di essere radicalmente donne, fino al sacrificio e alla rinascita. In cantiere anche un originale allestimento del Marat Sade di Peter Weiss, affidato alla regia e all’interpretazione di Claudio Gioè, una potente riflessione sullo scontro tra ragione e sentimento, tra senso dello stato e libertà individuali: “Mi sembra – afferma Gioè – che una riflessione sul senso della rivoluzione francese che provenga dal sud d’Europa oggi possa essere utile e necessaria”.
Tra le altre produzioni e coproduzioni: Esodo, il nuovo spettacolo di Emma Dante interpretato da Sandro Maria Campagna e dagli allievi attori della “Scuola dei mestieri dello spettacolo”, che inaugurerà la stagione il 25 ottobre dopo il debutto in prima assoluta (il 4 luglio) al Festival dei 2 Mondi di Spoleto, la ripresa de L’abisso di Davide Enia, appena insignito del “Premio Hystrio Twister”, Sei di Scimone e Sframeli ispirato ai Sei personaggi di Pirandello, I giganti della montagna di Pirandello nella messa in scena di Gabriele Lavia, L’ultima notte del Raìs di Yasmina Khadra per la regia di Daniele Salvo, To play or to die di Giuseppe Provinzano, Nel nome del padre di Luigi Lunari per la regia di Alfio Scuderi, Il contrabbasso di Patrick Süskind per la regia del tedesco Henning Brockhaus e Viva la vida, tratto dal romanzo di Pino Cacucci sulla vita e l’opera di Frida Khalo, che sarà interpretato proprio da Pamela Villoresi.
Grazie a un accordo col Piccolo Teatro di Milano sarà in stagione anche il mitico Arlecchino servitore di due padroni di Carlo Goldoni nello storico allestimento di Giorgio Strehler, mentre Pamela Villoresi annuncia di avere ottenuto i diritti per il riallestimento di un altro celebre spettacolo strehleriano: L’isola degli schiavi di Marivaux. Sono numerose le collaborazioni con istituzioni culturali e strutture del territorio che la nuova direzione del Teatro ha già avviato o perfezionerà nel corso della stagione, tra l’altro con l’Università degli Studi di Palermo, in vista della trasformazione in corso di laurea della Scuola di teatro; con il Centro Sperimentale di Cinematografia per la realizzazione di documentari legati alle produzioni teatrali; con il Teatro Massimo di Palermo per la realizzazione di scene e costumi e per un articolato progetto di formazione professionale e promozione culturale; col Piccolo Teatro di Milano per la realizzazione di corsi professionali; con l’Accademia di Belle Arti per la realizzazione di scenografie e per la grafica della stagione; con il Teatro Libero di Palermo, il Festival del Teatro Bastardo, le Orestiadi di Gibellina, l’Inda, il Festival delle Letterature Migranti, l’Associazione Amici del Teatro Biondo. Inoltre, il Biondo si farà promotore della nascita di un circuito dei teatri siciliani, con lo scopo di rilanciare spazi e risorse del territorio.