Abolizione dell’abuso d’ufficio, ennesimo scontro Salvini-Di Maio

23 maggio 2019

Salta come un grillo tra un evento istituzionale e un comizio elettorale e dopo aver incassato (malamente) lo slittamento del decreto sicurezza bis da parte del Cdm, in vista delle battute finali della campagna elettorale per le europee del 26 maggio, Matteo Salvini tira fuori dal cilindro un nuovo argomento di dibattito per raccogliere voti e consensi, puntando a un possibile rimpasto di governo a trazione leghista post-elettorale: l’abolizione del reato d’abuso d’ufficio. Ed è subito polemica con i colleghi di governo.

Bisogna fare, liberare, aprire cantieri, ha detto Salvini, scommettere sulla buona fede degli italiani. Se per paura che qualcuno rubi blocchiamo tutto, meglio mettere “affittasi” al confine dell’Italia e vendere a una multinazionale cinese. Poi, parlando con i giornalisti a Palermo, a margine delle commemorazioni per i 27 anni della strage di Capaci in cui morì il giudice Falcone, la moglie e gli agenti della scorta, rincara la dose.

“Sono d’accordo con il procuratore dell’Anticorruzione Cantone e il presidente del Consiglio Conte – ha sottolineato – bisogna rivedere la norma sull’abuso di ufficio, ci sono troppi fascicoli aperti che finiscono nel nulla. Io voglio mettere in galera i ladri, però voglio che sindaci, imprenditori, funzionari pubblici, presidenti di associazioni di volontariato e cittadini possano lavorare tranquillamente”. Non si è fatta attendere la replica di Luigi Di Maio che su Facebook ha scritto, senza mezzi termini: “Se un sindaco agisce onestamente non ha nulla da temere. Non è togliendo un reato che sistemi le cose. Sia chiara una cosa, per noi il governo va avanti, ma a un patto: più lavoro e meno stronzate”!

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Poi intervistato a Corriere Live ha precisato: “L’abuso d’ufficio è un reato che fa crescere un eventuale percorso corruttivo. In una piena nuova tangentopoli, dobbiamo stare attenti ai segnali che dà lo Stato. Quando un ministro dice che vuole abolire l’abuso d’ufficio e ha il presidente della Regione Lombardia indagato per abuso d’ufficio, non è che è una questione sua soltanto, sta dando un pessimo segnale a tutto il Paese”.

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