Conti pubblici, oggi risposta Bruxelles a Italia sul debito. Ultima parola a Ecofin

Conti pubblici, oggi risposta Bruxelles a Italia sul debito. Ultima parola a Ecofin
Ecofin
4 giugno 2019

Durante la riunione settimanale del collegio dei commissari europei, domani mattina a Bruxelles, sarà discusso (e con tutta probabilità approvato) il nuovo rapporto sulla violazione della regola del debito da parte dell’Italia. Rapporti simili saranno discussi anche riguardo al debito pubblico di altri tre paesi dell’Eurozona: Francia, Belgio e Cipro.

Ieri, senza sorprese, i capi di gabinetto dei commissari, nella tradizionale riunione del lunedì che prepara l’agenda della Commissione, hanno dato il via libera alla discussione di questo punto, domani, con la formula già usata nell’autunno scorso secondo cui è “giustificata” (“warranted” in inglese) la constatazione della violazione della regola del debito da parte dell’Italia, in vista dell’eventuale avvio di una procedura Edp “per deficit eccessivo” (si chiama così anche quando riguarda il debito e non il deficit pubblico). Il rapporto tiene conto di tutti i “fattori rilevanti” segnalati dalla lettera del ministro dell’economia Giovanni Tria per spiegare il fatto che il debito, invece di diminuire, è aumentato.

Se approvato dai commissari, il documento sul debito italiano (chiamato in gergo rapporto ex articolo 126.3, con riferimento al Trattato sul funzionamento dell’Ue) verrà sottoposto al Comitato economico e finanziario, l’organismo tecnico in cui siedono i direttori generali del Tesoro e delle banche centrali nazionali di tutti gli Stati membri, che ha 15 giorni per pronunciarsi con una sua opinione (articolo 126.4). Successivamente, tenendo conto dell’opinione del Comitato economico e finanziario, la Commissione presenterà una propria “opinione” sull’esistenza di un deficit eccessivo (ma relativamente alla violazione della regola del debito) ed eventualmente una proposta per l’avvio di una procedura Edp contro l’Italia, da sottoporre al Consiglio Ecofin (i ministri finanziari dei Ventotto) per l’approvazione formale, a maggioranza qualificata.

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In questo caso, il primo Ecofin utile sarebbe quello del 9 luglio a Bruxelles. È comunque probabile che della situazione italiana si discuta, sebbene senza prendere decisioni formali, già alle precedenti riunione dell’Eurogruppo e dell’Ecofin a Lussemburgo il 13 e 14 giugno. Immediatamente dopo l’approvazione formale, da pare dell’Ecofin, dell’avvio della procedura Edp, la Commissione presenterebbe anche una proposta di raccomandazione con un programma di misure da attuare, a scadenze prestabilite, per correggere gli squilibri finanziari nei conti pubblici e un termine entro cui tornare a rispettare i requisiti relativi al deficit e al debito.

Anche questa raccomandazione, che conterrebbe degli obiettivi annuali di riduzione del deficit in termini sia nominali che strutturali, dovrebbe essere approvata dall’Ecofin a maggioranza qualificata. Successivamente, in caso di azione inadeguata da parte del governo per attuare le raccomandazioni, l’Ecofin può approvare ulteriori raccomandazioni e può arrivare, in caso di non rispetto, fino a comminare delle sanzioni. askanews

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