Tre sigle, due gruppi e un partito. Le alchimie di Sala d’Ercole

23 febbraio 2014

E’ una delle tante storie pirandelliane della politica siciliana (e non solo). Si sa che un gruppo all’Ars gode di una serie di benefit. E, di conseguenza, i deputati che ne fanno parte. Non a caso gli inquilini di Sala d’Ercole, quando si ritrovano  un raggruppamento sparuto,  fanno alchimie per tenere in vita lo stesso gruppo parlamentare di appartenenza. E, a proposito di alchimie, in merito, all’Assemblea regionale siciliana ce n’è una viva e vegeta. Protagonisti tre partiti: Forza Italia, Grande Sud e Pid-Cantiere popolare verso Forza Italia. La denominazione di quest’ultima sigla (si fa per dire) è più che eloquente. Tre partiti che ‘uniscono’ nove deputati.  Dove sta l’alchimia? Che i nove parlamentari, politicamente e non amministrativamente, fanno parte di un unico partito: Forza Italia. Qualcuno si chiederà: perché allora non formano un unico gruppo parlamentare, sia per una questione prettamente politica (dato che l’unione – si dice – fa la forza); sia perché si risparmierebbero soldi pubblici, centinaia di migliaia di euro? La risposta la dà lo stesso leader di Pid-Cantiere popolare, l’ex ministro alle Politiche agricole, entrante in Forza Italia, Saverio Romano: “E’ solo una fase transitoria, quella della ricostituzione degli organismi dentro i partiti e dentro le assemblee consiliari o parlamentari”. In altri termini, “presto si andrà al riassetto degli organi istituzionali per affrontare al meglio le competizioni dei prossimi mesi: amministrative ed europee”. Archiviata la pratica.

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