Una “sfida consapevole” l’ha definita il governatore della Campania ma anche “un miracolo aver organizzato le Universiadi in dieci mesi”. Massimiliano Rosolino – che della manifestazione e’ ambasciatore – evoca i “superpoteri di Napoli” e sottolinea “l’eredita’ legata allo sport. E’ una grandissima vittoria per tutti i territori della Campania avere tanti impianti ristrutturati”. Il via ufficiale delle Universiadi, con la cerimonia d’apertura al San Paolo davanti al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e’ fissato per domani. Per quasi due settimane, dal 3 al 14 luglio, Napoli e la Campania saranno protagonista della 30/a Universiade che vedra’ coinvolti oltre ottomila atleti in rappresentanza di 128 Paesi. “La prima edizione delle Universiadi si e’ svolta a Torino 60 anni fa e oggi celebriamo la 30ma edizione, mi congratulo con l’Italia e ringrazio Napoli e la Campania per il lavoro fatto”: arriva cosi’ dal presidente della Fisu, Oleg Matytsin, la bandiera a scacchi che premia lo sprint verso l’Universiade 2019.
Superate le difficolta’, i ritardi per il subentro al Brasile, e le lentezze burocratiche del primo anno, Napoli in poco piu’ di dieci mesi ce l’ha fatta a presentarsi pronta per l’evento sportivo che offre da mercoledi’ una grande vetrina internazionale: “Il motto delle Universiadi – ha confermato Matytsin – e’ ‘essere unici’ ma organizzandole diamo un esempio di coesione. I giovani saranno qui con l’orgoglio di rappresentare il proprio paese ma anche per godersi la vita a Napoli, una citta’ di cultura, spirito, energia, mare, cibo di qualita’. Gli studenti sono sistemati in navi crociera molto belle. E’ stata una sfida allestire il villaggio li’ ma gli atleti sono felici di queste condizioni uniche”. La coesione nei lavori ha funzionato ma restano forti le tensioni tra la Regione Campania e il Comune di Napoli, tanto che oggi il sindaco Luigi de Magistris non ha partecipato alla conferenza stampa ufficiale di lancio delle Universiadi perche’ non era previsto un suo intervento di saluto ma solo uno spazio perche’ rispondesse alle domande; il governatore De Luca ha lasciato a meta’ il tavolo della conferenza, allontanandosi dal media center.
Momenti di imbarazzo e l’auspicio, espresso dal presidente del Cusi Lorenzo Lentini che “al di la’ di qualsiasi malinteso ci sia stato, in questi giorni si pensi a una festa e qualsiasi elemento estraneo alla festa rimanga fuori”. L’evento sportivo parte gia’ oggi con le prime partite di calcio tra cui Italia-Giappone femminile e Italia-Messico maschile a Salerno, mentre cominciano anche le eliminatorie di pallanuoto a Caserta e i tuffi alla Mostra d’Oltremare. L’attesa e’ proiettata pero’ alla serata del 3 luglio con la cerimonia inaugurale in cui, sottolinea il commissario straordinario Gianluca Basile “chi verra’ al San Paolo ritrovera’ l’orgoglio di essere napoletano e campano”. Nell’attesa della cerimonia inaugurale – in cui l’accensione del braciere richiamera’ il grande amore dei napoletani, il calcio – Napoli gia’ brulica di atleti e dirigenti sportivi da 128 Paesi, che oltre a invadere gli stadi ammirano le bellezze artistiche e i luoghi del cibo partenopeo a cominciare dalle pizzerie del centro.
Un accompagnatore, colto da infarto, e’ stato soccorso tempestivamente: un episodio che, sottolinea la Asl Napoli 1, dimostra l’efficacia dei servizi messi in campo per l’occasione. “Abbiamo affrontato questa sfida – sottolinea De Luca – con preoccupazione e la consapevolezza di aver avviato il lavoro con due anni di ritardo rispetto ai tempi normali. Credo di poter dire che abbiamo fatto un buon lavoro. Chiedo scusa se ci sara’ qualche defaillance, qualche limite ma ce l’abbiamo messa tutta”. Rosolino, olimpionico di nuoto e ambasciatore dei Napoli 2019 rivela che era “uno degli scettici. Sentire parlare di navi, di ospitare 130 Paesi mi spaventava. Poi la macchina si e’ messa in moto e ha accettato la scommessa. Qualcosa scatta nell’essere partenopeo e ti fa diventare piu’ forte, ti vengono i superpoteri. Questa Universiade non sara’ perfetta come non lo erano le Olimpiadi di Atlanta o a Sydney dove c’erano i container. A Pechino c’era un milione di volontari pero’ fondamentalmente molti non ci capivano. A Rio, tutto era molto colorato ma c’erano pochi banner, qui si capisce dovunque, in aeroporto, in strada che c’e’ un evento a Napoli. In piu’ restera’ un’eredita’ legata allo sport. E’ una grandissima vittoria per tutti i territori della Campania avere tanti impianti ristrutturati”.