Carabiniere ucciso, ecco chi sono i due americani 19enni. Trovata in hotel l’arma del delitto

27 luglio 2019

Sono Christian Gabriel Natale Hjorth ed Elder Finnegan Lee i due cittadini americani fermati per l’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri, Mario Cerciello Rega. A entrambi e’ contestato omicidio e tentata estorsione, ma Elder Finnegan Lee sarebbe stato l’esecutore materiale omicidio. Cosi’ nelle tre pagine di decreto di fermo. I due 19enni statunitensi sono accusati per il reato di omicidio aggravato in concorso e tentata estorsione. I due americani sono stati portati al carcere Regina Coeli di Roma e sono a disposizione dell’Autorita’ Giudiziaria. Ad incastrare Christian Gabriel Natale Hjorth ed Elder Finnegan Lee, sono state le telecamere, ma anche tabulati e celle telefoniche. Immagini che li hanno ripresi “nella fase preliminare”, quindi nella zona di piazza Mastai dove e’ avvenuto il furto e nell’hotel di Prati nella fase successiva alla morte del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega.

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“Non pensavo fosse un Carabiniere, avevo paura di essere nuovamente ingannato”, ha detto nel corso del lungo interrogatorio Elder Finnegan Lee. Il 19enne statunitense ritenuto l’autore materiale delle coltellate mortali al vice brigadiere Mario Cerciello Rega, secondo quanto emerge dal decreto di fermo, avrebbe negato che il carabiniere che gli si e’ avvicinato si sia qualificato o comunque “si sarebbe nascosto dietro la propria difficolta’ di comprendere la lingua italiana”. L’altro statunitense, anchegli 19enne, invece, avrebbe ammesso che il carabiniere si era qualificato. In sostanza, hanno dato una versione leggermente diversa i due cittadini americani. Ma nei confronti di entrambi le prove raccolte dai carabinieri del Nucleo Investigativo sono “gravi e concordanti” e si avvalgono di numerose testimonianze che sono risultate fondamentali alla risoluzione del caso. I due responsabili del delitto sono stati rintracciati all`interno di un albergo romano (non lontano dalla strada di Prati in cui è avvenuta l’aggressione, a pochi metri da piazza Cavour) già pronti per lasciare il territorio nazionale.

Nel corso della perquisizione della camera d`hotel, occupata dai due fermati, è stata rinvenuta e sequestrata l`arma del delitto, un coltello di notevoli dimensioni, nascosto dietro ad un pannello a sospensione del soffitto, nonché gli indumenti indossati durante la commissione del reato. I due, una volta in caserma, sono stati interrogati dai Carabinieri, sotto la direzione dei magistrati della Procura di Roma, difronte a prove schiaccianti, hanno confessato. Le indagini hanno consentito di accertare che poco prima dell`omicidio, i due giovani statunitensi avevano sottratto uno zaino ad un cittadino italiano, minacciandolo, nel corso di una telefonata, di non restituirglielo se non dietro la corresponsione di 100 euro ed 1 grammo di cocaina. Successivamente, i Carabinieri, contattati dalla vittima che aveva denunciato l`accaduto, si sono presentati all`appuntamento per bloccare i due, i quali, nonostante i militari si fossero qualificati non hanno esitato ad ingaggiare una colluttazione, culminata nel tragico ferimento mortale del Vice brigadiere.

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