L’annuncio della morte come il racconto della sua malattia passa dai social network. Nadia Toffa, popolare conduttrice delle Iene se ne è andata. Una battaglia durata due anni e mezzo quella di Nadia. Da quel terribile gennaio 2017 quando accusò il primo malore a Trieste. Trasferita in elisoccorso al San Raffaele di Milano per iniziare gli accertamenti, due mesi dopo tornò in trasmissione, a Le Iene e raccontò ai colleghi e al pubblico di avere il cancro: “Non lo sapeva nessuno. Ho pensato tanto a questo momento… Fra di noi c’e’ sempre stata sincerità”. “La fortuna è stata proprio che dopo lo svenimento ho fatto un accertamento, un check-up completo”. E aveva rassicurato tutti: “Ora sto benissimo. E rispetto a quello che mi è successo penso non ci sia assolutamente niente di cui vergognarsi, anzi. Ho solo perso qualche chilo, non mi vergogno neanche del fatto che sto indossando una parrucca”. E aveva concluso lanciando un monito contro le false cure e i millantatori di guarigioni alternative”.
Nadia Toffa, popolare conduttrice delle Iene, aveva 40 anni. A dare l’annuncio della sua morte è la pagina Facebook del programma tv di Italia 1, con un lungo post: “E forse ora qualcuno potrebbe pensare che hai perso, ma chi ha vissuto come te, NON PERDE MAI. Hai combattuto a testa alta, col sorriso, con dignità e sfoderando tutta la tua forza, fino all`ultimo, fino a oggi. D`altronde nella vita hai lottato sempre”. “Hai lottato anche quando sei arrivata da noi, e forse è per questo che ci hai conquistati da subito. È stato un colpo di fulmine con te, Toffa. È stato tanto facile piacersi, inevitabile innamorarsi, ed è proprio per questo che è così difficile lasciarsi. Il destino, il karma, la sorte, la sfiga ha deciso di colpire proprio te, la NOSTRA Toffa, la più tosta di tutti, mentre qualcuno non credeva alla tua lotta, noi restavamo in silenzio e tu sorridevi”.
“Sei riuscita a perdonare tutti, anche il fato, e forse anche il mostro contro cui hai combattuto senza sosta… il cancro, che fino a poco tempo fa tutti chiamavano timidamente ‘IL male incurabile’ e che, anche grazie alla tua battaglia, adesso ha un nome proprio. ‘Non bisogna vergognarsi di guardarlo in faccia e chiamarlo per nome il bastardo, – dicevi – che magari si spaventa un po` se lo guardi fisso negli occhi'”. “E dato che sei stata in grado di perdonare l`imperdonabile, cara Nadia, non ci resta che sperare con tutto il cuore che tu sia riuscita a perdonare anche noi, che non siamo stati in grado di aiutarti quanto avremmo voluto. Ed ecco le Iene che piangono la loro dolce guerriera, inermi davanti a tutto il dolore e alla consapevolezza che solo il tuo sorriso, Nadia, potrebbe consolarci, solo la tua energia e la tua forza potrebbero farci tornare ad essere quelli di sempre. Niente per noi sarà più come prima”.
CHI ERA
Nata a Brescia nel 1979 e laureata in lettere a Firenze, le prime apparizioni sul piccolo schermo di Nadia Toffa sono arrivate all’eta’ di 23 anni in due reti locali: prima ha debuttato su Telesanterno, in Emilia-Romagna, poi il passaggio a Retebrescia, dove ha lavorato per quattro anni. Il grande salto a “Le Iene” e’ arrivato nel 2009, con numerosi servizi e inchieste su truffe farmaceutiche, smaltimento illegale di rifiuti e gioco d’azzardo. Proprio sul fenomeno dell’azzardopatia, nel 2014 ha fatto uscire il suo primo libro dal titolo “Quando il gioco si fa duro”. Un altro importante traguardo per Nadia Toffa e’ costituito dalla vittoria del “Premio Luchetta”, che si e’ aggiudicato insieme a Marco Fubini, a giugno 2018: a valerle il premio e’ stato un servizio incentrato sulla prostituzione minorile nella periferia barese. A stravolgere la vita dell’inviata e’ un malore nel dicembre del 2017 che l’ha costretta a una pausa dal lavoro.
Al suo ritorno in tv, due mesi piu’ tardi, ha rivelato la natura della sua malattia: “Ho avuto un cancro”. Poche settimane dopo, Nadia Toffa ha pubblicato un libro dal titolo “Fiorire d’inverno” in cui ha raccontato la propria esperienza alle prese con la malattia: “Vi spiego come sono riuscita a trasformare quello che tutti considerano una sfiga, il cancro, in un dono, un’occasione, una opportunita’” cosi’ si presentava il racconto. In particolare la parola “dono” associata alla malattia ha scatenato una serie di polemiche: la giornalista e’ stata accusata di aver semplificato un argomento troppo delicato. Dopo aver superato le polemiche per l’uscita del libro, Nadia Toffa ha continuato a pubblicare sui canali social gli aggiornamenti sulla sua salute, sui cicli di chemioterapia e sugli impegni in tv con “Le Iene”, stavolta nel ruolo di conduttrice. “Sono come mi vedete, sono me stessa” si descriveva nella sua bio di Instagram.