Open Arms, 5 migranti si gettano in mare ma vengono recuperati

18 agosto 2019

La vicenda della Open Arms si trasforma nell’ennesimo scontro politico. Il premier Giuseppe Conte scrive una seconda lettera al ministro dell’Interno Matteo Salvini chiedendo di far sbarcare subito i minori della nave della Ong spagnola ferma in mare da 17 giorni. Dalla Commissione europea, assicura Conte, “è stata confermata la disponibilità di una pluralità di Paesi europei (Francia, Germania, Lussemburgo, Portogallo, Romania e Spagna) ad accogliere i migranti. Ma intanto, a bordo della nave la situazione è sempre più complessa.

Cinque naufraghi, con addosso giubbotti-salvagente, si sono gettati dalla Open Arms tentando di raggiungere a nuoto la costa di Lampedusa. Per evitare il peggio alcuni volontari della Ong si sono tuffati e hanno riportato i migranti sulla nave. A bordo scene di panico, con le donne in lacrime. Per il fondatore della Ong, Oscar Camps, la “situazione e’ insostenibile”. Il ministro dell’Interno alla fine getta la spugna: “Lo sbarco dei presunti minori è una scelta di esclusiva responsabilità del premier”, dice. “Prendo atto che disponi che vengano sbarcati i (presunti) minori attualmente a bordo della Open Arms e darò pertanto, mio malgrado, per quanto di mia competenza e come ennesimo esempio di leale collaborazione, disposizioni affinché non vengano frapposti ostacoli all’esecuzione di tale Tua esclusiva determinazione”.

Sbarcano dunque 27 minori dalla Open Arms, ma c’è attesa per gli altri 107 migranti a bordo. Frattanto, l’Open Arms respinge l’offerta del premier spagnolo a interim, Pedro Sanchez, di recarsi al porto di Algeciras, in Andalusia, per far sbarcare i 107 migranti a bordo. Un portavoce dell’Ong, scrive El Pais, ha affermato che “la situazione e’ critica” e che, “dopo 17 giorni in mare, i migranti devono sbarcare e non si possono mettere a rischio con un viaggio cosi’ lungo”. Sbotta Salvini: “La Ong spagnola rifiuta il porto offerto dalla Spagna! Incredibile e inaccettabile, organizzano crociere turistiche e decidono loro dove sbarcare??? Io non mollo, l’Italia non e’ piu’ il campo profughi d’Europa”.

Intanto, sono 102 i migranti che in questo momento si trovano nell’hotspot, in contrada Imbriacola, a Lampedusa. Si tratta dei 19 minori non accompagnati scesi dalla Open Arms e che domattina saranno trasferiti a Porto Empedocle col traghetto di linea; otto ragazzi, anche loro scesi dalla nave della ong spagnola, che poi si sono dichiarati maggiorenni; 57 intercettati ieri sera a bordo di un barchino dalla guardia di finanza; 14 sbarcati sempre dalla Open Arms per motivi di salute quattro giorni fa; quattro nordafricani bloccati dalla guardia costiera due giorni fa mentre cercavano di raggiungere l’isola. A lavoro anche la Regione Siciliana. Due medici, un dermatologo e un ginecologo, sono stati inviati dall’Asp di Palermo a supporto dello staff del Poliambulatorio di Lampedusa. “Sono li’ per dare una mano ai colleghi per eventuali diagnosi di scabbia o per assistere le donne”, dice l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza. Non e’ invece stato richiesto, al momento, l’invio di un pediatra.

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