Canti, danze, una grande allegria: nonostante la pioggia, 60mila fedeli si sono radunati nello stadio di Zimpeto, estrema periferia di Maputo, in Mozambico, per l’ultimo atto di Papa Francesco nel Paese, prima di proseguire il suo viaggio in Madagascar. “Molti di voi – ha detto il Papa – possono ancora raccontare in prima persona storie di violenza, odio e discordie. Alcuni, nella loro stessa carne; altri, di qualche conoscente che non c’è più; e altri ancora per paura che le ferite del passato si ripetano e cerchino di cancellare il cammino di pace già percorso, come a Cabo Delgado”.
“Nessuna famiglia, nessun gruppo di vicini, nessuna etnia e tanto meno un Paese ha futuro, se il motore che li unisce, li raduna e copre le differenze è la vendetta e l’odio”, ha aggiunto il Pontefice. “L’equità’ della violenza – ha detto infine – è sempre una spirale senza uscita; e il suo costo, molto elevato. C’è un’altra strada possibile, perché è fondamentale non dimenticare che i nostri popoli hanno diritto alla pace. Voi avete diritto alla pace”. Bergoglio si reca ora in Madagascar, per concludere il suo viaggio nel continente africano nelle Mauritius.