L’accelerazione da 0 a 100 km/h, o la velocità massima, o ancora il numero di cavalli, per non parlare del rapporto peso potenza. Sono i principali valori che prendiamo in considerazione quando pensiamo di aver trovato l’auto dei nostri sogni. Ma in pochi, però, si soffermano su un dato decisamente essenziale, soprattutto quando si viaggia ad andature elevate: lo spazio di frenata. Si tratta della distanza che un veicolo percorre fra l’inizio della decelerazione e l’arresto. E va da sé che un dispositivo di frenatura in buone condizioni è essenziale per ottenere una frenata sicura dato che le prestazioni della frenata dipendono in gran parte dal tipo di dispositivo installato. I freni a disco, com’è noto, offrono distanze di arresto più brevi e si surriscaldano meno di quelli a tamburo, in caso di frenata al limite. Mentre i freni a disco aerati e semimetallici rispondono meglio a condizioni di frenata gravose. Puoi trovare maggiori informazioni qui.
Comunque, il sistema ABS è, senza dubbio, l’invenzione del secolo che permette di ridurre di molto la distanza di arresto, sino al 40%. E sono i brevetti come l’ABS che hanno rivoluzionato il mondo dei freni, salvando migliaia di vite umane, rendendo gli impianti a disco ancora più sicuri e competitivi. E, proprio in questi giorni, la Continental è tornata al Salone di Francoforte dove cinquant’anni fa presentò un’anteprima mondiale che avrebbe fatto la storia in materia di sicurezza. Era il 1969, infatti, quando il gruppo all’epoca ITT-Teves presentava MK I, il primo sistema antibloccaggio (ABS). Ma soltanto nel 1984 iniziò la produzione in serie, con una svolta tecnologica: a differenza dei sistemi concorrenti che erano già sul mercato, Teves, adesso parte di Continental, lanciò MK II, il primo ABS al mondo controllato da microprocessore elettronico per autovetture su strada.
Un importante traguardo nello sviluppo dell’ABS fu il successivo sistema MK IV, che entrò in produzione in serie nel 1989 e per la prima volta includeva anche un sistema elettronico di distribuzione della forza frenante, rendendo superflui i componenti meccanico-idraulici. Gli sviluppatori di Continental fecero un ulteriore passo avanti nel 1995, quando per la prima volta integrarono il controllo elettronico della stabilità (ESC) nel sistema MK 20 e svilupparono un design innovativo. Secondo questa nuova disposizione, che è diventata lo standard mondiale, il motore si trova nella parte superiore, il blocco valvole nel mezzo e l’elettronica sotto, più o meno come base. E fu la svolta, in quanto l’introduzione dell’ABS ha notevolmente migliorato la sicurezza stradale: dal 2004, non a caso, il sistema è stato reso obbligatorio dalla legge per tutte le nuove auto in Europa.