Emozioni forti in rapida successione per la Nazionale di Roberto Mancini che, dopo il successo di ieri sera sulla Grecia che garantisce il pass per Euro2020, questa mattina e’ stata ricevuta in Vaticano da Papa Francesco. Nel corso dell’udienza privata, durata poco piu’ di mezzora, il Pontefice ha pronunciato un breve discorso, ringraziando i giocatori per la visita di giovedi’ scorso all’ospedale pediatrico Bambino Gesu’ e sottolineando il valore della “tenerezza, che tutti abbiamo, ma tante volte nascondiamo” e della felicita’ che viene dal gioco, da un pallone, perche’ “anche con una palla di stracci si fanno dei miracoli”.
La delegazione azzurra e’ stata guidata dal presidente della Figc, Gabriele Gravina, che nel saluto iniziale ha testimoniato l’impegno del calcio italiano nella dimensione sociale e ha ripercorso alcune iniziative della federazione nate nell’ambito del legame col Bambino Gesu’ e del 150/o anniversario dalla nascita di questa istituzione, e ha menzionato l’impegno a fare della Nazionale “un’eccellenza dal punto di vista tecnico, ma anche perpetua testimonianza di valori”. Al termine del discorso il commissario tecnico Roberto Mancini ha donato al Pontefice la maglia numero 10, personalizzata “Bergoglio” e firmata da tutti i giocatori. Consegnata anche una riproduzione dei loghi della Figc dal 1898 ad oggi. Il capitano della squadra, Leonardo Bonucci, invece ha consegnato al Papa una pergamena che attesta il dono all’Ospedale di un’apparecchiatura per la quantificazione precisa di DNA o cellule tumorali nel sangue.
“Sempre un onore. Sempre un sorriso ricevuto” ha poi scritto su social il difensore della Juventus postando la foto dell’incontro con Francesco. Anche per il compagno di reparto, Acerbi, non si e’ trattato di un giorno qualunque: “Una delle emozioni piu’ forti della mia vita poter stringere la mano al Santo Padre”. Circostanza gia’ provata in passato da Jorginho, protagonista nel successo sulla Grecia col rigore che ha sboccato la partita. Quella di ieri, per il regista del Chelsea, e’ stata “una serata indimenticabile”, condita dalla “qualificazione in anticipo, a Roma, davanti alla nostra gente, con la mia famiglia allo stadio e pure un goal… Sto vivendo il mio sogno da bambino”. Oggi poi il nuovo incontro col Papa: “Per la seconda volta ho avuto l’occasione di stringere la mano a questa persona cosi’ importante nel mondo ma di un’umilta’ unica, che ci trasmette cosi’ tanta serenita’ e tanta energia positiva. E’ stata ancora una volta una grande emozione” il commento del giocatore su Instagram.