Nessuna delle poetiche e bellissime canzoni di Francesco Guccini ha un video clip ufficiale, ma ora “L’avvelenata” celebre brano del maestro di Modena, ne ha uno, diretto da Stefano Salvati. Il famoso registra racconta come è nata l’idea di questo video realizzato nell’ambito del ciclo “Capolavori Immaginati” del festival del video clip “IMAGinACTION”. “Abbiamo preso come spunto il cinema neorealista, il cinema italiano del dopo guerra, che ci ha resi famosi in tutto il mondo, abbiamo usato la gente comune, non attori professionisti. L’idea è utilizzare un paese anche abbastanza grande e fare in modo che la gente comune a prescindere, da età, etnia, mestiere, fede politica e calcistica interpreti se stessa e canti un pezzettino della canzone. Abbiamo fatto un casting di 2 settimane a cui hanno partecipato più di 300 persone.
Rendere in video un brano manifesto dei movimenti degli anni ’70 è stata un’impresa ardua, perchè una canzone intima e molto amata dal pubblico. “Canzone che ha avuto successo pur essendo estremamente personale, Guccini in questa canzone parla di se stesso e del mestiere del cantautore. Ognuno di noi si identifica con lui perché ognuno fa delle scelte nella vita, e di conseguenza mettere insieme tante persone che cantano come se fosse propria era perfetto come concetto. In più ho dato un aspetto insieme agli altri estremamente positivo come lo è la canzone, alla fine se rimani te stesso ce la fai”. Il video clip è stato presentato per la prima volta al pubblico alla presenza dello stesso Guccini a Ravenna, singolare l’incontro dietro le quinte festival del video clip “IMAGinACTION” tra il maestro e il suo giovane sosia che lo interpreta nel video.