Regionali, Salvini: in settimana vedo Berlusconi per prepararci

Regionali, Salvini: in settimana vedo Berlusconi per prepararci
Silvio Berlusconi e Matteo Salvini
3 dicembre 2019

Con Silvio Berlusconi “ci vediamo già questa settimana per definire candidati, squadre programmi, per la Calabria e l’Emilia Romagna che votano a fine gennaio. Poi ci sono anche Veneto, Liguria, Marche, Toscana Campania e Puglia”. Lo ha annunciato oggi a Bruxelles il leader della Lega, Matteo Salvini, a margine di una conferenza stampa al Parlamento europeo insieme a Marco Zanni, presidente del gruppo sovranista Identità e Democrazia (Id). “Nella grande maggioranza di queste regioni – ha ricordato Salvini parlando ad alcuni giornalisti – ci sono amministrazioni uscenti di centrosinistra che hanno fatto disastri e quindi vogliamo farci trovare preparati. Certo, sarebbe il massimo andare a votare per regionali e per le politiche insieme nella prossima primavera”.

Il leader della Lega ha riferito di avere “ottime sensazioni”riguardo alla prospettiva di una possibile vittoria in Emilia Romagna. “Sento tanta voglia di cambiamento” ha sottolineato. E ha aggiunto: “Sarà una buona notizia per gli emiliani e romagnoli, e per i calabresi, che sicuramente hanno anche qualche problema in più da tutti i punti di vista”. “Sono – ha osservato Salvini – elezioni regionali che si occupano di quello di cui si occupano le regioni: sanità, infrastrutture, agricoltura, case popolari, sostegno alle imprese”. Ma “sicuramente una vittoria della Lega e del centrodestra in Emilia Romagna, che penso ci sarà, qualche campanello d’allarme a Roma e dintorni immagino lo farà suonare”.

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Rispondendo a una domanda sul candidato del centrosinistra in Calabria Pippo Callipo, che è considerato forte e stimato, il leader della Lega ha sostenuto: “Io non commento, né nel bene né nel male, i candidati altrui. Ma sicuramente in Calabria, come in Emilia, chiunque si presenti con la sinistra si porta dietro l’eredità del Pd. Andate a chiederlo ai calabresi che cosa significa Pd negli ultimi anni. Le persone possono anche essere degne persone, ma hanno un’eredità politica pesante”.

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