Sardine in piazza a Roma: sul palco partigiani e esponenti Pd. Casapound rinuncia

Sardine in piazza a Roma: sul palco partigiani e esponenti Pd. Casapound rinuncia
14 dicembre 2019

Obiettivo raggiunto, piazza San Giovanni, a Roma, è stata riempita dalle sardine in occasione della manifestazione nazionale del movimento nato a Bologna un mese fa. In un’atmosfera festosa sulle note di Bella ciao e dell’Inno di Mameli sono arrivate secondo alcune stime 100mila persone. Tanti i cartelli esposti dai presenti, da “Siamo sardine ma non sordine: basta grida e insulti”, a “Roma non si Lega”; le “Sardine fanno bene” e “Roma non abbocca”. Nessuna bandiera ma tanta gente per dire basta grida e insulti. E se fino a ieri c’era l’incognita sulla annunciata partcipazione di casaPound, oggi il leader Simone Di Stefano sembra aver rinunciato e pubblica una foto su twitter con in mano un cartoccio di sardine fritte da piazza Venezia: “Anche io oggi in piazza (Venezia) con le #Sardine (fritte)”, dice. “Abbiamo deciso di riprenderci la piazza antifascista di San Giovanni”: questo l’esordio dello speaker della manifestazione sul palco di Roma che ha poi introdotto il presidente dell’Anpi, Carla Nespolo. “Siamo i partigiani del 2020, dobbiamo resistere. Non possiamo farci portare via la nostra Costituzione e la nostra Europa, che deve mettere al centro l’uomo”, ha detto invece l’eurodeputato del Pd, Pietro Bartolo, ex medico dei migranti a Lampedusa.

Le Sardine non vogliono sostituirsi alla politica né a chi fa “lotta dal basso”. Mattia Santori, il leader del movimento nato a Bologna, lo dice parlando dal palco di piazza San Giovanni. Durante il suo intervento Santori ha anche illustrato le “proposte” delle Sardine, di fatto un manifesto anti-Salvini. “Corriamo un unico rischio – ha spiegato – illudersi che le Sardine siano la soluzione a tutti i mali. Non vogliamo sostituirci a nessun movimento di lotta dal basso né ai politici”. Ha aggiunto Santori, polemizzando con chi ha parlato di Romano Prodi come vero ispiratore del movimento: “Non c’è nessuna organizzazione, nonostante tutti i soldi che ci ha dato Prodi la gente è venuta qui di tasca sua… Questa è la partecipazione spontanea. Quando la bestia del populismo arriva a fare campagna elettorale nel tuo territorio hai due scelte: stringerti o perderti. La piazza di bologna ha mandato un messaggio preciso: qui non si passa…”.

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Santori ha elencato “sei proposte”, che sono in molti casi critiche a Salvini. “Pretendiamo che chi è stato eletto vada nelle sedi istituzionali a fare politica, invece di fare campagna elettorale permanentemente”. Secondo, “pretendiamo che chiunque ricopre la carica di ministro comunichi solamente sui canali istituzionali”. “Terzo punto – ha continuato – pretendiamo trasparenza mell’uso che la politica fa dei social network, sia economica, sia comunicativa”. Quindi, “quarto punto, più difficile: pretendiamo che il mondo dell’informazione protegga, difenda e si avvicini alla verità e traduca tutto questo sforzo in messaggi fedeli ai fatti”. Il quinto punto è che “la violenza venga esclusa da toni e dai contenuti della politica in ogni sua forma, e aggiungerei: è il momento che la violenza verbale venga equiparata a quella fisica”.

Ultimo punto “chiediamo di ripensare il decreto sicurezza. C’è bisogno di leggi che non mettano al centro la paura”. Qui la piazza protesta, molti dicono che “ripensare” è troppo poco. Santori si interrompe, quindi continua: “Lo sto dicendo… Abrogare, ok! Leggi che mettano al centro il desiderio di costruire una società inclusiva, che vedano la diversità come ricchezza, non come minaccia”. Ha concluso Santori: “Noi nelle istituzioni vogliamo crederci e ci auguriamo che con il nostro contributo di cittadini la politica possa migliorarsi. Politica è partecipazione, oggi state facendo politica”.

Matteo Renzi si complimenta con le Sardine per la manifestazione di oggi a Roma. Su Facebook il leader di Iv scrive: “Le sardine hanno ottenuto un risultato politico potente: hanno mostrato che le piazze non sono solo di Salvini. E hanno risvegliato la voglia di politica di tanta gente perbene”. “Adesso – aggiunge – la sfida è quella di passare dalla protesta alla proposta. Non è facile ma è fondamentale. Per adesso: complimenti agli organizzatori. Non c`è cosa più bella di un futuro da scrivere”. Mentre Nicola Zingaretti dice “grazie” alle Sardine “per aver reso Roma così bella, per la passione che ci mettete, per chiedere con tanta forza un’idea di politica inclusiva e sana”. “Belle le proposte che avete lanciato, faremo di tutto per metterle in atto ed essere all’altezza del vostro impegno. Cambiamola insieme, la nostra bella Italia” conclude il segretario del Pd.

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